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Tuesday, January 29, 2008

Un sorriso per Gabriele...la visita

Shalom carissimi,
finalmente, sabato 26/01, Dio mi ha dato la possibilita' divisitare Gabriele. (vedi la sua storia nel link) Ci sono andato un po' in qualita' di rappresentante di JAFitaliaonlus http://www.jafitalia.org/ consegnandogli le offerte raccolte fra i nostri soci, i miei amici e fratelli (la mamma Barbara ringrazia tutti per il vostro cuore) ma sopratutto come amico desideroso di dare un volto alla voce di Barbara e abbracciare il suo figliolo. Inanzitutto devo segnalare e ringraziare tutta la sua famiglia (papa',sorelle,suoceri,nonne...) per la loro simpatia e ospitalita' offrendomi un buon pranzo nella nuova, piu' grande benedetta, casa dove Gabriele puo' muoversi liberamente con il suo girello. Durante il pranzo ho potuto notare come Gabriele possa godere dell'affetto della sua intera famiglia, ma sopratutto ho notato come questo bimbo di 2anni sia molto intelligente e sveglio, come sappia attirare l'attenzione ed esprimersi facendosi capire, nonostante la sua difficolta' nel scandire le parole a causa di un'insufficenza muscolare che lo limita nel linguaggio e nel camminare, con dolcezza e simpatia. Queste Qualita' non possono che trasmettere forza alla Mamma e speranza per un suo futuro migliore! Ma questo non deve distrarci dal problema attuale del piccolo, infatti Gabri e'affetto da una malattia genetica rara la MIOPATIA CONGENITA NEMALINICA ed ha bisogno di cure ed assistenza 24ore su 24 costringendo Barbara a lasciare il lavoro e dedicarsi esclusivamente a lui. Per questo voglio rinnovare il nostro l'appello di aiuto sia economico che di ricerca/segnalazione di un'infermiere/ra professionale che possa dare il cambio e far respirare la famiglia in questa battaglia della vita! Da parte mia continuero' ad assisterli e stargli vicino nel mio modo piu' possibile, incoraggiandoli a confidare in un Gesu' misericordioso che da forza, speranza e che cambia la vita in meglio!
un bacio a Gabri e un salutone a tutta la famiglia Scaletta ,
Davide.


























































Monday, January 28, 2008






"Gesu' ha Milano nel cuore!"



Shalom carissimi,
ho nel cuore da un po' di tempo il desiderio di pubblicare un appello di preghiera e di amore (vedi link sos preghiera http://groups.msn.com/sospreghiera-intercessione/general.msnw ) verso il mio tanto vituperato e odiato comune di Milano con il suo hinterland! Eh sì! Perche' questa città ne ha proprio bisogno, un tempo (quello dei miei nonni) Milano veniva definita la città "dal cuore in mano". Ora si e' un po' inaridita, raffreddata, trasformata, cambiando in peggio (non credo solo per colpa sua), ma soprattuto ora e' diventata una città un po' di tutti e in realtà di nessuno! Tanto da rimanere sola, senza affetto, in mezzo a tanto traffico, fino a guadagnarsi la definizione sicuramente non proprio ortodossa, ma molto chiara, di prostituta.Cioè a Milano tutti vengono e fanno il loro piacere ed interesse con molta freddezza, senza amore. Terminato l'interesse la prostituta rimane lì, sola, con tutte le sue ferite, senza aver ricevuto affetto.Per questo prego che ci sia più Amore, quello di Gesù, per questa metropoli. Sia fra i suoi cittadini, sia fra coloro che ci vivono e ci lavorano, ma anche da parte di chi dice di pregare per il risveglio di questo Paese. Invito questi ultimi oltre che a pregare, anche a mettere in pratica quell' amore che il capoluogo necessita ogni giorno, con i piccoli gesti quotidiani, benedicendola, non criticandola o disprezzandola. Sono sicuro che questo portera' risveglio, Risveglio!
Grazie Gesù perché ami Milano.
(2Cronache 7:14) "se il mio popolo, sul quale è invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascolterò dal cielo, perdonerò il suo peccato e guarirò il suo paese." (2corinzi10:3-5) "3 In realtà, sebbene viviamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; 4 infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti 5 e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo"


Thursday, January 24, 2008

Risposta al post. del blog di Roberto Barnabe'
"e' utopia soffrire con gioia?"
Carissimo Roberto,
ho letto il tuo blog http://amoreevangelico.blogspot.com/ e i versetti che hai citato sulla gioia nella sofferenza, dato che l'argomento trattato mi tocca personalmente cerco di risponderti esponendo il mio pensiero con molta umiltà sapendo che e' un tema ampio,complesso, ma ci provo lo stesso, con il poco tempo e spazio a disposizione!
L'Apostolo Paolo, con i suoi scritti, ci fa' capire che: primo in questo mondo la sofferenza esiste non la si può' nascondere che Dio utilizza anche la sofferenza per arrivare a Cristo, per modellarci,per darci occasione di morire a noi stessi!
secondo che la sofferenza può essere la conseguenza di una lotta continua con con Satana soprattuto se si lavora per Cristo e si porta frutti per la Sua gloria.
terzo che l'apostolo Paolo ci insegna ad affrontare la sofferenza a combatterla e a vincerla! attraverso la preghiera e per mezzo della grazia del Signore.
Ma nella bibbia si evince anche che la sofferenza e' pur sempre una sofferenza anche per gli illustri Giobbe,apostolo Paolo,Giacobbe,Ezechiele e che l'Eterno e' un dio compassionevole (5 «Torna indietro, e di' a Ezechia, principe del mio popolo: "Così parla il SIGNORE, Dio di Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; 2Re:5 ) e che Gesù e' venuto ed e' morto per alleviarci e a guarirci dalle sofferenze quindi stiamo attenti a non trasformare la sofferenza in vanità (vedi il libro di ecclesiaste) poiché non si e' salvati per sofferenze ma per fede e per grazia ma soprattuto credo che la sofferenza non sia la volonta' ultima di Dio per l'uomo ma sia solo una conseguenza del peccato,una prova, una circostanza avversa, una scommessa (vedi Giobbe) un mezzo che Dio usa per riconciliarsi con l'uomo e per l'avanzamento del Suo regno. Quindi vi invito a non vantarsi e a dichiarare la propria sofferenza con umiltà (2 Allora Ezechia voltò la faccia verso il muro e pregò il SIGNORE, dicendo: 3 «SIGNORE ricordati, ti prego, che ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ezechia scoppiò in un gran pianto.2Re20:2,3) a non rassegnarsi all'afflizione e continuare a sperare in un Dio fedele che fa' miracoli!
Shalom a tutti noi.

Wednesday, January 23, 2008

Lentamente muore
"chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai Sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità."
Pablo Neruda


P.S. grazie Gesù... perché' tu sei la risposta a questo pensiero di Neruda!, grazie perche' in te c'e' vita e non morte!, grazie perché' sei un amico, sei sempre con me e non un Dio religioso, grazie perche' sei imprevedibile e con te non ci si annoia mai! grazie perché servirti non e' un lavoro ma un'avventura, grazie perche' la tua pazienza non e' umana, grazie perché da quando ti ho conosciuto e accettato come personale salvatore della mia vita, essa va' oltre che al semplice sopravvivere, grazie perché ogni giorno il mio cammino ha uno scopo e una speranza nel sentiero della felicita'
"L'Eterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture»." (Abacuc3:19) Shalom!





Saturday, January 19, 2008

Riflessione: "morire a noi stessi"
"Le domande che Più frequentemente facevo a Cesar erano: "come'e' che tu ascolti la voce di Dio? sei completamente sicuro che e' la sua voce?"
Io l'ho sentita dopo 21anni di vita cristiana, grazie ad una disavventura che divento' il mio "Peniel" (Genesi32:30), l'esperienza di esser spezzata: la sconfitta elettorale del 1994. Una vicenda dolorosa, che pero' mi fece capire letteralmente cio' che la bibbia dice: In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. (Giovanni12:24)"
(spezzone tratto dal libro (pag.77) "sogna e conquisterai il mondo" del past.Cesar Castellanos)
Che ci vuole dire Gesù attraverso la bibbia e Claudia, moglie del past.Cesar Castellanos, scrivendo questa testimonianza nel suo libro?
Che per avere un intimità con Dio non basta esser credenti bisogna morire a noi stessi ovvero deve morire il nostro Io, il nostro orgoglio,le nostre ragioni,la nostra volonta', devono morire i nostri rancori e passati.. per fare la volonta' di Dio che e' il meglio per noi ed e' quello che ci farà stare bene...il tempo lo dimostrerà. Ma Dio sa quanto e' difficile per noi morire, quanta pazienza ci vuole.... cosi' a volte ci viene incontro con delle sofferenze e circostanze che se le comprendiamo, con fede e speranza, come occasioni per morire a noi stessi, il nostro Papa' celeste trasformerà le sofferenze in gioia e in gloria.
Sia fatta la sua volonta' su di me e su di voi,
Dio vi benedica
RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA

Il torrente Jabbok
Giacobbe, provenendo dalla Mesopotamia, iniziò certamente a seguire il corso del torrente Jabbok, dalla sua origine nel deserto arabico fino al guado che lo portò sulle rive del Giordano.Proprio presso il guado dello Jabbok Giacobbe ebbe la lotta con Dio. Giacobbe, prima di lottare con Dio, fece una cosa molto importante; è proprio quell'azione che gli consentì di trovarsi alla presenza di Dio ed iniziare la sua lotta per la vittoria. Leggiamo:
"Giacobbe si alzò quella notte, prese le sue due mogli, le sue due serve, i suoi undici figliuoli, e passò il guado di Jabbok. Li prese, fece loro passare il torrente, e fece passare anche tutto quello che possedeva. Giacobbe rimase solo ..." (Gen.32:22-24).
Noi tutti siamo stati, siamo o saremo nelle condizioni di Giacobbe presso il guado dello Jabbok. Siamo presso quel guado quando sentiamo la responsabilità delle cose che ci appartengono e/o ci interessano: moglie (o marito), figli, nipoti, parenti o altre persone delle quali cerchiamo di prenderci cura con tutte le nostra forze. Allora avvertiamo che il corso della nostra vita terrena è così insicuro e le nostre forze così deboli che ci sembra di avere davanti a noi un torrente impetuoso da attraversare, che può mettere in pericolo o far perire ogni cosa. Davanti a quel torrente impetuoso della nostra incerta vita terrena, i nostri pensieri ci tormentano con dubbi, ansie ed incertezze sul destino futuro di tutto ciò che ci appartiene ed interessa.Il corso della vita dell'uomo che conta sulle proprie forze assomiglia ad un torrente, al Jabbok, e, come dice il suo nome (Jabbok = che svuota), ci sentiamo svuotati dentro e privi di ogni forza.Quando nella vita di un uomo non ci sono le acque quiete delle certezze, ci sono quelle turbinose del dubbio angoscioso. L'unico modo di far attraversare quelle acque a ciò che ti preme è riporlo al sicuro nelle mani di Dio, fidandoti del Suo aiuto e delle Sue promesse.Solo se avrai questa fede in Lui e nel Suo Amore potrai dire di aver fatto guadare ai tuoi cari ed alle tue cose lo Jabbok dei dubbi e delle incertezze. Se ti preoccupi non è perché conti sulle tue forze?Se non hai fatto attraversare quelle acque a tutto ciò che vive con te, non potrai che vivere nel timore per tutto quello che di spiacevole potrebbe presentarsi per loro.Se tutti i tuoi interessi per le cose terrene si trovano ancora nella tua mente davanti quelle acque turbinose del dubbio non puoi concentrare tutte le tue forze nella conquista della benedizione di Dio. Fin tanto che i tuoi pensieri per tutto ciò che ti appartiene saranno rivolti al futuro incerto non puoi iniziare la lotta; il dubbio e la paura sono il contrario della fede

Wednesday, January 16, 2008

"IL SOGNO DI ROSY"



Shalom carissimi,

3 volontari Jaf di Torino, Gabriella,Bruno e Franca mi scrivono di Rosetta una ragazza albanese che ho conosciuto in una visita all'unita' spinale del CTO di Torino, e subito la pubblico...

"Ieri con Franca siamo andati a trovare Rosy che è ricoverata all'unità spinale del CTO da 5 anni circa, completamente paralizzata dopo un incidente stradale, muove solo la testa. E' molto depressa, non ce la fa più a sostenere questa situazione. Dobbiamo pregare molto per lei affinché il Signore le apra una porta per risolvere la sua situazione abitativa. HA BISOGNO DI USCIRE DA QUELL'OSPEDALE ma non è una cosa facile. I suoi tutori l'associazione EGIDA sta effettuando una raccolta fondi per cercare di provvedere a risolvere questa situazione. Dobbiamo supplicare il Signore di intervenire, con le preghiere, ma poi agire anche praticamente, donando anche dei soldi. Fin'ora non si è ancora riusciti neanche a raccogliere i soldi per la carrozzina. Un forte abbraccio, Gabry e Bruno."

Per saperne di Più Vai sul sito www.egidaperrosy.com e troverai tutta la storia di Rosy e come la si vuole aiutare,

Grazie, Dio vi benedica

Monday, January 14, 2008

News e segnalazioni
Shalom carissimi,
per la serie...c'e' potenza nella lode, musica,nella danza e nell'allegria...
(Salmi 30:11) "Tu hai mutato il mio lamento in danza; hai rimosso il mio cilicio, e mi hai rivestito di gioia,"
Da oggi e' in onda via on-air all'indirizzo http://www.sabaothradio.com/
(vedi link) SA.RA. sabaothradio "Sa.Ra. "Gesù con Spirito".
Ci sarà musica cristiana 24 ore su 24, prediche a del pastore Roselen Boerner Faccio (alle 21 e in replica il mattino seguente alle 10.30) e poi interviste con artisti, musicisti, attori, missionari... persone che lavorano al 100% per il Regno di Dio. "Vogliamo parlare di Gesù con il sorriso, in modo non religioso - dice Andrea Mercurio (ideatore del progetto)- Ci saranno spot comici, stralci di film in cui si parla di Dio anche in modo divertente, per parlare di Lui con l'arte, con il cinema e, naturalmente, con la musica".Sa.Ra nasce per celebrare il Signore, per diffondere il nostro amore per Lui con una visione ironica, ma vuole anche promuovere gli artisti che lavorano per Dio: cantanti cristiani e artisti in generale.


Saturday, January 12, 2008

Wheels for the world 2008
(Ruote per il mondo)

Shalom carissimi,
Stamattina sono andato con mio padre (che ringrazio e mi scuso tanto...) a ritirare una Carrozzina elettrica, generosamente donata dalla famiglia Bonfanti di Milano da destinare al sig. Agim Gjonca di Tirana (Albania) con il prossimo viaggio di Joni and friends Italia onlus www.jafitalia.org . Ringrazio ancora la fam. Bonfanti per la sensibilità mostrata e il nostro carissimo amico Haki Doku http://www.doku.it/ per la sua preziosa collaborazione (come intermediario) da parte di tutta Jafitaliaonlus e da chi ricevera' le carrozzine.
Dio vi benedica.




CON OGGI PARTE UFFICIALMENTE LA NUOVA STAGIONE DI RACCOLTA CARROZZINE NUOVE,USATE,DA RIPARARE! PER INFO (MILANO/LOMBARDIA.) CELL.3409538152 GIOBBE3787@YAHOO.IT (PIEMONTE/TALIA) http://www.jafitalia.org/, INFO@JAFITALIA.ORG
















































Thursday, January 10, 2008

RIFLESSIONE DELLA SETTIMANA
"Germogli di speranza."

Da dove viene il male? Come viene? Non c'è forse alcuna risposta soddisfacente! Ci affliggiamo ogni giorno per tutto ciò che accade. Si ha quasi paura di vivere. E' vero! Si avverte proprio questa paura. Ma nello stesso tempo insorge un sentimento di ribellione. Da dove viene tutto questo male che spunta dappertutto nel mondo? E' come se un nemico, durante la notte, lo seminasse. Mi viene da chiedere: "Signore, ma tu non guardi cosa sta succedendo? Cosa dicono i giornali e quello che trasmettono in televisione? Non vedi quante anime innocenti soffrono o muoiono?". Ci guardiamo intorno con angoscia, senza speranza e tanto scoraggiamento per tanto orrore. Davanti all'immensa questione del male, Gesù non predica certamente la rassegnazione, ma neppure l'impazienza di quelli che vorrebbero farsi giustizia da soli. Egli vuole darci una visione di speranza e di fede, e per quanto possiamo impressionare tante realtà di questo mondo, come certi morti incomprensibili, morti violente, malattie inguaribili, individui oppressi e aggressioni di ogni genere, Gesù ci chiede di non lasciarci andare, ma di scoprire le cose buone. Si esistono anche quelle! Esistono nelle cose che stanno germogliando! Esistono nelle amicizie durevoli, nella gentilezza dei nostri vicini, nell'amore e nella comprensione, nel combattimento coraggioso per la giustizia e il rispetto per l'essere umano, nelle promesse di fede per un nuovo credente. Tante cose buone nel bel mezzo di tanto orrore, esistono comunque. Ascoltando l'evangelo di Gesù Cristo, ci nutriamo di speranza, e la speranza è una forza che crea e ci da la possibilità, anche in mezzo al caos e alle sconfitte, di poter apprezzare i piccoli germogli che crescono intorno a noi.

Tuesday, January 08, 2008

Milano,Martedi' 8/01/08
Finalmente a casa! dopo,grazie a Dio,una giornata passata su e giù per Milano fra la questura (per il passaporto),la banca (il bonifico per il prox. viaggio con http://www.missionepossibile.com/ ) , e all'ospedale Niguarda di Milano. (per una visita ad una amica.)
Ebbene si! grazie a Dio e con molto piacere son riuscito ad andare a conoscere Gabry (Avril) per gli amici del forum di www.disabili.com. Devo dire che avevo un po' di timore perché era un po' un incontro al buio (ma me lo sentivo nel cuore di andare) dato che conoscevo Gabry solo "virtualmente" cioe' attraverso internet e non ero sicuro che lei avrebbe gradito la mia visita, invece e' stato grazie a Dio un bel incontro lei si e' mostrata molto cortese cosi' non abbiamo fatto fatica a conoscersi, e a scambiare 4 chiacchere dal "vero" come sono abituato solitamente io con i miei amici e fratelli.Spero di essergli stato di compagnia e di conforto perché per me e' il regalo piu' grande che mi si possa fare e questo grazie a Gesu'.Vorrei pregare per lei affinché possa avere Più speranza e conoscere Gesù come amico che e' il dono Più grande che un uomo possa avere. Prego che il suo cuore non sia Più solo fonte di problemi e di preoccupazioni ma sia solo una fonte di speranza e gioia per il prossimo, infine gli dedico questo versetto Dio benedica lei e la sua famiglia,
(Salmi 20:4) "Ti dia egli quel che il tuo cuore desidera,faccia riuscire ogni tuo progetto."
(Salmi 32:11) "Rallegratevi nel SIGNORE ed esultate, o giusti!Gioite, voi tutti che siete retti di cuore!"

Sunday, January 06, 2008

2008 l'anno del "patto e della riconciliazione"
Shalom carissimi,
dopo il primo culto dell'anno nella mia chiesa il www.ministerosabaoth.org, il nostro past.Roselen Boerner Faccio ci ha svelato la parola guida /visione (datagli da Dio) per la nostra chiesa! quest'anno sarà l'anno del "patto"! in ebraico "berit" che significa anche alleanza,accordo,testamento,matrimonio. Quindi sarà l'anno delle alleanze, (l'unione fa la forza) del famoso "amalgama" che fa diventare una squadra vincente!
Sono particolarmente felice di questa parola , da sportivo, perché e' da un po' che prego per una maggiore unione e comunione come facevano gli apostoli (Atti 2:42-47 "42 Essi erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. 43 Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. 44 Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. 45 E vendevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. 46 E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicità di cuore, 47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati.") poiché sono convinto che il risveglio partirà quando ci sarà un maggiore "spirito di squadra" fra i fratelli nella chiesa e fra le varie chiese, come avviene già nei team che partono per qualche missione!
Ma sarà anche l'anno per ricucire i patti nella famiglia, coi cari, con gli amici, fra i fratelli spirituali e carnali e con il nostro Padre celeste e carnale, personalmente sarà' soprattutto l'anno della riconciliazione! vorrei solo ricordarmi e ricordarvi che Dio ha già fatto un patto con noi! vedi:
(Giovanni 3:16) "Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna." (Isaia 53:5) "Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti." (Romani 8:31-39) "Inno di vittoria: Dio per noi 31 Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32 Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui? 33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi, 35 Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà l'afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudità, o il pericolo, o la spada? 36 Come sta scritto: «Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello». 37 Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati. 38 Infatti io sono persuaso che né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, 39 né altezze né profondità, né alcun'altra creatura potrà separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore."
Dio e' fedele!.....ora sta a noi onorare il Suo patto e le Sue promesse, avendo Più fiducia in Gesù, seguendolo,lodandolo,adorandolo, dimostrandoci Più attivi e concreti portando avanti le promesse che ci ha affidato per noi e per il mondo!
che la pace,la grazia,la libertà e la salvezza in Gesù nostro Signore sia nelle nostre e vostre vite,case,comunità e famiglie!

Wednesday, January 02, 2008

Il Regno di Dio 9 - Entrare nel Regno
Shalom carissimi,
come dicevo prima inizio l'anno gia' in battaglia e a questo proposito desidero pubblicare questa relazione del past. Silvano Lilli della ceiam di Roma fonte www.ceiam.net
"Luca 4:18-19 Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai cechi, per rimettere in libertà gli oppressi e per predicare l' anno accettevole del Signore."
Quando Gesù pronunciò queste parole stava dicendo che la pienezza dello Spirito Santo è necessaria per ministrare. Riguardando al ministero di Gesù, non si può fare a meno di notare che Lui, pur essendo il Figlio di Dio, ha percorso una serie di tappe fondamentali per adempiere la giustizia e l'ordine divino preordinato dal Padre.
"Luca 3:21-22 Ora, come tutto il popolo era battezzato, anche Gesù fu battezzato; e mentre stava pregando, il cielo si aprì e lo Spirito Santo scese sopra di lui, in forma corporea come di colomba; e dal cielo venne una voce, che diceva: "Tu sei il mio amato Figlio, in Te mi sono compiaciuto!".
I primi due eventi che hanno segnato l'entrata di Gesù nel ministero pubblico, sono stati il battesimo in acqua e la discesa dello Spirito Santo: Gesù non ha preso scorciatoie ma ha adempiuto ogni giustizia; il tentativo di bruciare le tappe, non è sano ed è spesso sintomo di ribellione.
"Luca 3:22 ...lo Spirito Santo scese sopra di lui, in forma corporea come di colomba Ciò che si può notare è che non scese una colomba sopra Gesù ma lo Spirito Santo "come una colomba"
La sequenza dell'attività Spirito Santo nella vita di Gesù è degna di essere riguardata: Gesù è nato come risultato dell'opera dello Spirito Santo. La Sua è stata una nascita divina:
"Luca 1:35 E l’angelo, rispondendo, le disse: ”Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti adombrerà; pertanto il santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio”.
Gesù nella culla non faceva miracoli! La Bibbia dice che ...cresceva in sapienza e in statura, e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini. Il ministero è iniziato con la discesa dello Spirito e non perché Gesù non Lo avesse (era Dio!) ma perché ha voluto in qualche modo celebrare l’evento.
"Luca 4:14 E Gesù, nella potenza dello Spirito, se ne ritornò in Galilea e la sua fama si sparse per tutta la regione all’intorno."
Nello stesso modo in cui Gesù ha dovuto passare questa sequenza, ogni credente ha bisogno di procedere per tappe per poter evangelizzare in potenza. Dio ha promesso ad ogni suo figlio la virtù dall'alto che possedeva Gesù:
"Atti 1:5 Perché Giovanni battezzò con acqua ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni."
Le tappe del cammino spirituale che Dio ha stabilito per coloro che intendono entrare in un rapporto pattuale con Lui, sono importanti sia a livello di comprensione che di vita pratica:
1. Primo potere: Vedere
Per poter agire nel mondo naturale abbiamo bisogno di poter vedere e lo stesso principio vige nel mondo spirituale: la vista è infatti il primo dono della nuova nascita nel Regno della luce.
"Giovanni 3:3 Gesù gli rispose dicendo: In verità, in verità io ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il Regno di Dio."
Attraverso la nuova nascita il credente acquista la facoltà di vedere le cose del Regno di Dio che prima non comprendeva. E' come se tutto d'un tratto gli siano rivelate (scoperte dal proprio velo) verità che prima ignorava. E' impossibile cercare di comprendere Dio con la propria razionalità, ma quando la natura spirituale nasce di nuovo è questa a comunicare con lo Spirito di Dio e a realizzare nozioni importanti per la propria crescita. Non siamo chiamati ad una forma di proselitismo che tenda ad occupare i posti della chiesa, ma un’evangelizzazione che incrementi il Regno di Dio; anche se la procedura potrebbe risultare la stessa, cambiano la posizione e l’attitudine spirituale.
I simpatizzanti non possono vedere. Il vedere è importante perché implica la facoltà di apprendere; è un po’ come la funzione che ha la lavagna nelle scuole. Vedendo si può distinguere la verità dalla menzogna: è vedendo i lenzuoli nella tomba che Simon Pietro ha capito che Gesù era risorto. (Giovanni 20:1-10) Vedere ci da "il diritto" nonché "l'autorizzazione" di essere testimoni di ciò che abbiamo visto.
2. Secondo potere: Entrare
Entrare nel Regno Entrare è spingersi oltre. Troppo spesso i cristiani si fermano a vedere il Regno senza inoltrarvisi: la Parola ci insegna che il Regno di Dio è dei violenti. Entrare non è solo esplorare ma è anche valicare i nostri limiti e per fede andare oltre. Dio sta chiamando la Sua Chiesa a muoversi in confidenza, ad osare perché il Regno non è razionale ma è il Regno dello Spirito di Dio. Entrare significa penetrare dentro, inoltrarsi, venire nella scena. Dio vuole entrare nella scena di quanti si credono disperati e senza una via d'uscita nelle circostanze della vita. Come credenti dobbiamo entrare nella vita di queste persone portando con noi il Regno di Dio (che vive in noi) e offrendo il nostro “pace a voi” a questo mondo che perisce. Un altro significato della parola entrare è intervenire, partecipare. Siamo chiamati ad essere interventisti, siamo chiamati a funzionare. La salvezza può allora essere concepita come lo strumento per vedere, entrare e una volta entrati, agire.