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Monday, April 02, 2007

Nulla su di noi senza di noi!

Carissimi amici,
Questo è il motto e risultato di circa 3 ore di conferenza a cui ho avuto il privilegio di assistere, intitolata "Verso la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità'" organizzata dal Ministero della Solidarietà Sociale e dalla Provincia di Milano. Svoltasi il 26/03/07 nell’aula consigliare della provincia, l'aula era completamente accessibile alle carrozzine ed era presente un servizio di traduzione nella lingua dei segni per i non udenti.
Ad analizzare la Convenzione, la sua portata e l’impatto che essa avrà nella lotta alle discriminazioni, erano presenti, fra gli altri, il Prof. Papisca, uno dei maggiori studiosi di diritto internazionale a tutela dei popoli e delle persone, la dottoressa Beria, facente parte del Segretariato ONU dedicato alla Convenzione, la quale ha seguito i lavori di negoziazione e stesura della Convenzione, e il Ministro Ferrero. Lo stesso ministro andrà a New York il 30 marzo in rappresentanza del nostro Governo, ad apporre fra i primi la firma alla Convenzione. Erano presenti inoltre Alberto Mattioli, Vice Presidente della Provincia di Milano, Ombretta Fortunati Consigliere delegata alla partecipazione e tutela dei diritti delle persone con disabilità e Giampiero Griffo, rappresentante italiano presso l’ European Disability Forum e membro del Consiglio Mondiale Disabled People International. Infine, presenziavano anche Emanuela Baio Dossi, Fiorenza Bassoli ed Erminia Emprin, Senatrici promotrici dell’Appello dei 48 Senatori per la ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, Pietro V. Barbieri Presidente F.I.S.H. Federazione Italiana Superamento Handicap, Pietro Mercandelli Presidente F.A.N.D. Federazione fra le Associazioni Nazionali dei Disabili e Franco Bomprezzi, giornalista, caporedattore centrale AGR R.S.V.P. , a coordinare i lavori.
La conferenza si è suddivisa in due sessioni: nella prima parte si è parlato dei “Diritti umani e il valore della convenzione” dove è emersa l’importanza di difendere le differenze di ognuno per tutelare tutti, poiché siamo tutti diversi e il diritto dell’uomo a non esser sottomesso alle condizioni economiche. A questo proposito, vi è stato un esplicito riferimento a un recente caso in Inghilterra, dove un ospedale ha chiesto l’eutanasia per due bambini disabili perché ritenuti un costo eccessivo per la società.
Alla convenzione sono stati riportati e affermati quindi questi diritti, oltre a quelli dello studio, della cura, dell’educazione e della parità lavorativa; diritti ancora poco affermati in molti paesi non solo in via di sviluppo, ma anche in Europa. Essa rappresenta uno strumento valido con il quale ogni governo potrà confrontarsi per legiferare a favore dei disabili e combattere quello che molto spesso è connubio fra povertà e disabilita’
Nella seconda sessione si è discusso dell’importanza di una rettifica in sede ONU per dare il via al più presto a nuove leggi e finanziamenti che tutti noi speriamo si concretizzino con lo scopo di migliorare la qualità della vita del disabile in Europa e nel mondo. L’idea sarebbe di cambiare il sistema di integrazione e assistenza in un sistema inclusivo, cioè dove il disabile è incluso e partecipa alla vita politico-,sociale ed e’ attivo nel campo della solidarieta’
Il primo passo è stato fatto: per la prima volta si è arrivati ad organizzare la convenzione con la partecipazione diretta di disabili come Giampiero Griffo e altre associazioni di Disabili.
L’unico neo della convenzione riguarda l’applicazione dell’articolo 25 che fa riferimento all’aborto, sia come diritto, come modalità e metodo della salute riproduttiva, questo articolo consiste uno scoglio per lo stato del Vaticano che rifiuta, coerentemente, di apporre la propria firma, personalmente credo che questo articolo vada in contrasto con l’esempio dell’ospedale inglese riportato dai relatori e descritto nelle righe precedenti.
Concludo sperando che tutto ciò che ho sentito e capito si traduca veramente in politiche concrete per facilitare la nostra permanenza su questa terra e ( superando o eliminando l’art. 25) applicando in pieno il diritto alla vita, desidero inoltre ringraziare Gesù Cristo poiché grazie a Lui non mi trovo ai margini della società, ma posso considerarmi un diversamente abile pienamente incluso nella società civile, attivo in una grande famiglia che è la Sua Chiesa e al centro della volontà di Dio.
Per questi motivi mi impegno a rivendicare per tutti i disabili il diritto di essere messi in condizione di poter accedere autonomamente e liberamente alla Parola di Dio (vedi la Bibbia in braìl per i non vedenti, le traduzioni con i segni per i non udenti e l’abbattimento di barriere architettoniche) per includerli pienamente nella vita della Chiesa come servitori di Cristo e portatori di benedizioni.
grazie Dvb Davide

Per chi desidera scaricare la convenzione tradotta, non ufficialmente, in italiano puo’ collegarsi a:
http://www.superando.it/docs/Convenzione%20ONU%20Italiano%202.doc