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Thursday, March 27, 2008

I cristiani Hmong soffrono, ma le chiese crescono

In Laos, l’etnia Hmong viene associata al movimento separatista ribelle del generale Van Pao e, per questo motivo, vengono oppressi. I cristiani vengono sospettati di perseguire gli interessi degli occidentali e i credenti Hmong, che desiderano soltanto far avanzare il regno di Dio, si trovano incastrati loro malgrado fra i conflitti ideologici e politici. Ma sono perseguitati anche perché diventano sempre più numerosi. Il 23 febbraio 2008, nove responsabili di comunità familiari sono stati condannati a 15 anni di reclusione per le loro attività cristiane. Erano stati arrestati a luglio del 2007 nel corso di una carica violenta della polizia e dell’esercito.Il giorno prima alcuni camion erano arrivati nel villaggio del distretto di Bokeo. Quindici famiglie cristiane (58 persone fra uomini, donne e bambini) sono state portate via. La maggior parte degli uomini erano responsabili di chiese vietnamite fuggiti dal loro paese per evitare l’arresto.Queste persone hanno diversi punti in comune: sono rifugiati Hmong di origine vietnamita, provengono dallo stesso villaggio (Ban Sai Jarern e Fai) a nord-ovest del Laos e sono cristiani, ciò che fa di loro persone particolarmente ricercate dalle autorità laotiane. Nel villaggio Ban Sai Jarern, dove le otto famiglie sono state arrestate il 22 febbraio, la chiesa non cessa di crescere e supera le norme accettabili per le autorità. “La comunità di Ban Sai è legale è fa parte della chiesa evangelica del Laos che è riconosciuta dal governo” ci ha raccontato un credente locale che vuole mantenere l’anonimato per motivi di sicurezza. Il messaggio del Vangelo viene accolto favorevolmente fra le minoranza etniche del Laos e i loro leader in questa regione hanno bisogno delle nostre preghiere. Preghiamo:Per i nove responsabili condannati al carcere.Per le 15 famiglie espulse in Vietnam e per il “trattamento” che le attende per aver lasciato il loro paese.Per gli altri cristiani Hmong in prigione in Laos.
Laos, 18 marzo - fonte: http://www.porteaperteitalia.org

Monday, March 24, 2008

DALL'INDOCINA CON AMORE....
(Cambogia/Laos: 18/02-02/03/08)


Shalom carissimi,

Finalmente! dopo un lungo travaglio vi pubblico le mie impressioni sull'ultimo dei miei quattro viaggi (vedi i precedenti resoconti nei post "missioni e sociale") con missione possibileonlus http://www.missionepossibile.com/
Anche quest'anno il viaggio mi ha riservato una serie di emozioni, anche questa volta al rientro in Italia mi rendo conto che inevitabilmente qualcosa di me e del mio quotidiano e' cambiato e non puo' piu' essere uguale a prima. Infatti ad ogni nuova esperienza si ritorna un po' piu' umili, piu' consapevoli delle nostre "fortune" ( il nostro superfluo e' il loro bisogno, il nostro minimo e' il loro massimo), ma soprattutto si viene a casa con una carica di speranza che ci aiuta ad affrontare con piu' serenita' e fede le afflizioni della vita. Per non parlare di quel pezzetto di cuore in meno che ad ogni missione lascio nei paesi"visitati". In Cambogia sono rimasto particolarmente felice di constatare che quel pezzetto di cuore lasciato circa 3 anni fa ha ora preso forma, si e' avviato in un nuovo cammino per dare vita alla nuova scuola "Roong Community Christian School" nella provincia di Takeo (Cambogia) gestita, finanziata da Missione Possibile e costruita in parte con i fondi ottenuti dalla vendita del buon barolo "Io sono" (un'idea di Gianluca e Roberto, 2 miei vecchi compagni missionari di Torino). Lì abbiamo trascorso una giornata intera a giocare con i professori e i 170 scatenati ed entusiasti bambini della scuola, ripetendo cosi' l'esperienza fatta qualche giorno prima all'"Emmanuel school" dove abbiamo anche distribuito magliette e cappellini. L'Emanuel school e' un'altra scuola creata per i bambini tolti dal deposito della spazzatura e salvati da una vita a cercare rottami, è gestita e finanziata da Missione Possibile Cambogia, la cui responsabile è la nostra missionaria Francesca Roggero . Girando per il villaggio che ospita la scuola abbiamo notato che la qualita' della vita e' nettamente migliorata trovando piu' case in muratura e meno baracche in paglia e legno, gloria a Dio! Ma non e' finita qui, poiche' non poteva mancare la visita al centro d' accoglienza "White Lotus" per giovani ex-prostitute. Il fenomeno della prostituzione è purtroppo molto sviluppato in Cambogia, ma qui si difendono le ragazze dai genitori, dai loro sfruttatori e dalla polizia corrotta che si allea con la malavita per lucro. Le ragazzine vengono recuperate e guarite dal loro passato con l'aiuto di Gesu'. Grazie a Dio si sono ottenuti grandi risultati tanto da spingere le ragazze piu' grandi ad aprire un salone di massaggi (sono brave!) in centro a Phom Phen, la capitale cambogiana. Un'altra oasi di serenita' in questo deserto di poverta' e dolore e' l'orfanotrofio "Sunshine House" http://www.awarecam.org.au/index.htm, un orfanotrofio all'avanguardia gestito da un'organizzazione australiana con la quale Missione Possibile collabora ormai da tempo. La missione degli insegnanti e della direttrice Pushpa e' quella di raccogliere, dare amore e insegnare ai bimbi (per lo piu' orfani ed affetti da aids, abusi o altre problematiche) ad avere una speranza in Gesu' e a "sognare" una vita con grandi obiettivi! Infatti anche qui, grazie a Dio, ho trovato ottimi risultati e progressi. E' stato commovente ricevere i sorrisi, gli abbracci da parte dei nuovi bimbi e vedere i piu' grandi ormai avviati nello studio all'universita' sognando di diventare dottori, ingenieri mentre altri studiano informatica in una nuova dependence dell'orfanotrofio cioe' la "House of Progress" http://www.awarecam.org.au/halfwayHouse.htm
Come accennavo prima, purtroppo, le due scuole, il centro White Lotus, gli orfanotrofi Sunshine House e lo "Unacas Orphanage" (di cui vi parlero' in seguito) sono dei veri angoli di paradiso in una realta' cambogiana veramente triste. Girando per il paese non puoi che sentire,vedere e provare il degrado, la totale passività dovuto alla mancanza di speranza, la disparita' e l'egoismo (dovuto ad una religione che opprime e ad una cultura che insegna a "salvare" solo se stessi). Alle porte di Phom Phen le "localita' "Chak Samram" e "bidonville Resettlement 2" credo rappresentino l'apice del degrado! Praticamente sono un anticipo dell' inferno sulla terra! La prima e' una montagna enorme di spazzatura, dove si e' formato sopra, dentro e intorno un villaggio di baracche dove bimbi, uomini e donne vivono e lavorano senza sosta, raccogliendo rottami e materiale riciclabile a 1$ a giornata, che verra' poi venduto! L'altra e' un villaggio di baracche in un pezzo di terra e sabbia senza acqua e servizi igenici, sotto il sole, costruito dagli sfollati per lo straripamento del Mekong. Il villaggio e' prevalentemente abitato da donne abbandonate dai mariti, quindi sole, generalmente gravide e malate di aids, e tantissimi bimbi a spasso, di cui molti malati e disabili. Comunque mi rendo conto ora che non ci saranno mai parole e immagini che possano far comprendere bene questo maledetto posto! Posso solo ringraziare Dio per avermi fatto rivederere l'inferno e ricordare quanta e' la nostra "fortuna," facendomi poi riflettere sul perche' e per colpa di chi esistono questi posti. Certo la colpa non e' di Dio ma bensi' dell'uomo lontano da Gesu' che con la corruzione e nel nome della modernita', della scenza, dei propri interessi e del "dio denaro" pensa solo a se stesso e non guarda in faccia nessuno, a discapito del piu' debole! Desidero chiamare tutti i cristiani e chi ha un cuore sensibile ad aiutarci nel nostro tentativo di salvare queste anime, senza colpe, nel migliorare la loro vita! E gloria a Dio qualcosa si sta' muovendo! Infatti rispetto a tre anni fa' ho sentito un po' meno puzza, ho visto meno baracche sulla montagna e molte piu' casette all'ingresso del deposito. Qui Francesca e il suo team si stanno già impegnando a portare viveri e abbigliamento, rieducando le famiglie a vivere fuori dalla spazzatura e ad avere speranza in Gesu'; ma soprattutto Dio ha ascoltato le nostre preghiere tanto che a fine anno il deposito chiudera'. Per quanto riguarda la bidonville Resettlement 2 anche li' c'e' una luce di speranza dato che all'ingresso del villaggio abbiamo conosciuto un pastore locale e la sua chiesa con tanti bambini raccolti nel villaggio e curati con amore. Il pastore ci ha guidato per le baracche dandoci la possibilita' di pregare per le persone e i bambini bisognosi (ho ancora nel cuore la donna malata di aids in cerca di un ospedale per partorire e quel bambino disabile fermo nella polvere) Gesu' pensaci tu. Grazie a Dio dopo tanta disperazione e fatica abbiamo potuto passare un pomeriggio tranquillo in allegria in compagnia dei ragazzi dell'orfanorofio "Unacas" facendo una gita in battello sul fiume Mekong, visitando il lago piu' grande del mondo e un villaggio interamente formato da barche con tanto di scuola, chiese, ospedale e ristoranti galleggianti! L'Unacas e' un orfanotrofio con gestione locale dove l'attuale Direttore Bur tok sela e' un ragazzo cresciuto proprio all'Unacas… e' fantastico! Conoscevo gia l'Unacas e Bur tok sela come responsabile dei giovani della chiesa cristiana locale, ma quest'anno ho avuto l'onore di conoscerlo meglio nella nuova veste e ringraziare Dio per come Gesu' si sta usando di lui trasformando un povero bimbo abbandonato in un apprezzato leader fra i giovani cristiani, inalzandolo al punto da essere un isegnante di inglese per molti giovani di famiglie ricche cambogiane… Dio e' fedele! Ascoltandolo mi sembrava cosi' strano vedere ragazzi cosi' innamorati di Gesu' in questi paesi Buddisti, eppure e' piu' in queste zone che l'amore di Gesu' viene compreso e apprezzato, riconoscendo Dio come Padre, come Salvatore. Ed e' proprio nel sentirsi piu' amato da Dio e dai fratelli cristiani che le persone si convertono dalla religione buddista alla fede cristiana. Gloria a Dio! Dopo la gita in battello, Missione Possibile ha pensato di portare i ragazzi del'Unacas ad Angkor per passare insieme una giornata visitando gli enormi templi di Angkor -wat (considerati una fra le sette meraviglie del mondo) e una notte in un lussuoso hotel della citta'. La visita ad Angkor -wat credo sia stata, almeno per me, il momento piu' bello e importante della missione. Non solo ho condiviso con i fratelli una bella giornta di sole in un bellisimo posto fra i sorrisi, gli scherzi, la gioia dei ragazzi, ma ho dovuto superare brillantemente, con un po' di fatica e con l'aiuto dei compagni, ogni ostacolo-barriera architettonica formata dalla natura e dai resti dei templi. In questa occasione Dio mi ha fatto comprendere come Lui ha gia fatto molti miracoli per me. Infatti subito dopo quel 1987, mentre ero in carrozzina, non avrei mai potuto fare questa esperienza, quanto sono graziato e quanto non sono un diversamente abile ma un abile in Cristo Gesu' poiche' lui e' la mia forza; e con la forza di Gesu' (che si manifesta anche nel prezioso aiuto da parte degli altri) non ci sono ostacoli! Egli mi ha incoraggiato quindi a tentare di superare ogni muro e con direzione verso il cielo indipendentemente dalle difficolta' fisiche, psicologiche o di altro tipo. Cosi' voglio incoraggiare anche tutti voi a superare ogni muro per mezzo della grazia di Cristo Gesu'. Purtroppo, alla fine di questa giornata abbiamo dovuto lasciare i ragazzi dell'Unacas e la Cambogia (certi di aver lasciato un buon ricordo) con direzione Ventiane, capitale del Laos, una tappa completramente nuova sia per me sia per Missione Possibile. Il Laos e' un paese per lo piu' montuoso completamente diverso dalla Cambogia. E' molto piu' piccolo, meno caotico, piu' verde, dove si puo' subito notare la qualita' di vita migliore grazie al governo locale impegnato a distribuire la ricchezza e garantendo un pezzo di terra, lavoro e cibo per tutti! Ma come ogni governo a regime totalitario ci sono dei lati negativi , infatti il governo non gradisce la presenza di team missionari stranieri, vedendoci come soggetti che vogliono fomentare le masse contro il governo! Insegnano ai bimbi di 10 anni a scuola canzoncine tipo "noi odiamo i francesi e gli americani perche' hanno invaso la nostra terra..." (orrore!!) vietano la condivisione e la diffusione del vangelo, perseguitano i cristiani e le tribu' Hmong e Thaidam. Ed e' proprio per benedire questi fratelli perseguitati lo scopo della nostra missione. Abbiamo visitato i loro poveri villaggi fatti di capanne intorno ad una modesta chiesetta ma piene di gente, in un contesto tipicamente agricolo, li abbiamo sostenuti in preghiera (ringrazio Dio per le preghiere ricevute personalmente dai fratelli Hmong), abbiamo acquistato i loro prodotti artigianali e portato ai pastori e ai capovillaggi il "pane della vita," il bene piu' prezioso e gradito. Grazie a Dio oltre a superare gli obiettivi che ci eravamo prefissati siamo riusciti a fare di piu', iniziando un progetto per la costruzione di un ambulatorio infermieristico che servira' circa 10 villaggi e finanziando l'accquisto di banchi e sedie per una scuola; ma soprattutto noi siamo stati ampiamente benedetti nel vedere questi fratelli cosi' umili eppure forti nella fede e determinati a far conoscere il vangelo al prossimo. Ascoltare le loro testimoniane di vita, di come per seguire Gesu' siano andati contro il governo, la famiglia, tutto... e i loro stratagemmi per portare la Parola attraverso la musica e i buoni rapporti con le persone... (noi lo chiameremmo servizio sociale) è stato davvero un esempio. Mi ha impressionato vedere come la chiesa sia soprattutto formata da fratelli locali. Questo mi ha fatto meditare sul fatto che a risvegliare le nostre citta' dobbiamo essere noi, con il solo aiuto di Dio. Per me è stato un incoraggiamento e sono rientrato a Milano con la giusta carica per far conoscere Cristo e il suo Amore a piu' persone come soluzione ai nostri piccoli problemi quotidiani. In conclusione non posso far altro che incoraggiarvi a partire con noi superando ogni incertezza, difficolta', problema, preoccupazione, poiche' Gesu' e' un amico speciale che ci assistera' e ci aiutera' a dare il nostro prezioso contributo per la causa del bene e dell'amore, cioe' Dio, il nostro Papa' Celeste! Desidero anche rinnovare il mio ringraziamento a Dio perche' ancora una volta ho ricevuto molto di piu' di quello che ho provato a dare attraverso i sorrisi, i pianti, gli abbracci dei ragazzi, le testimonianze dei fratelli perseguitati, la pazienza, l'aiuto fisico, i consigli e la simpatia dei compagni d'avventura (Gerry il capomissione, Francesca la padrona di casa, Michele il capostanza, Marzia la mia capocellula, Alessandro il nostro cantautore, le siciliane Virginia, Lory e Francesca, Franca (e Pietro) di Bergamo, Stella di Roma, Stefano lo svizzero-calabrese, Paolo di Milano, i miei compaesani sestesi Carmen, Claudio e Maria).
Dio ci benedica,
Davide

VIDEOGALLERY/1 CAMBODIA/LAOS '08


...Dopo i fiumi di parole...
"giochi all'Emmanuel school"


Sunday, March 23, 2008

VIDEOGALLERY/2 CAMBODIA/LAOS '08

Disabili si guadagnano da viere suonando all'ingresso
dei templi di Angkor-Wat (Cambodia)....




VIDEOGALLERY/3 CAMBODIA/LAOS '08
..I balletti di ben venuto al Sunshine House orphanage, a new hope for Cambodia, god bless you!






PHOTOSGALLERY/4 CAMBODIA/LAOS '08


Alcune foto del team coi ragazzi dell'unacas (la prima) e dello Sunshinehouse (la seconda) e io con cenda di missionepossibile Cambogia















PHOTOS-GALLERY/5 CAMBODIA/ LAOS'08 L'inferno del deposito di Chak Samram deposito spazzatura e la bidonville Resettlement 2











PHOTOS-GALLERY/6 CAMBODIA/LAOS'08

Il Laos e i villaggi Hmong...












VIDEOGALLERY/7 CAMBODIA/LAOS'08

Il coraggio dei fratelli laotiani... un esemopio per l'Italia!


PHOTOSGALLERY/8 CAMBODIA/ LAOS'08
I BAMBINI...






























































Friday, March 21, 2008

Gesu' e' vivo ed e' fra noi Buona Pasqua!
..«Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand'era ancora in Galilea, 7 dicendo che il Figlio dell'uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare». (luca24:5-7)

Da quel lontano primo festeggiamento della Pasqua cristiana ne abbiamo fatta di strada. In verità pero, anche se sono passati meno di 2000 anni dalla morte di Gesù, le feste pasquali festeggiate sono molte di più di 2000: sin dalla prima, festeggiata con Gesù stesso e nel modo come Lui la istituita, ad oggi, ne saranno passate circa 104364. Se calcoliamo poi che i primi discepoli spesso la festeggiavano quasi ogni giorno, arriveremo ad un numero ancor più alto. Il fulcro di questa festività è il ricordare la morte e la resurrezione di Gesù per la salvezza di un´umanità perduta. Gesù insegnò ai suoi discepoli di mantenere vivo questo ricordo in adorazione e ringraziamento, prendendo il pane e il vino, rappresentazioni del Suo corpo straziato sulla croce e del sangue versato. "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo ruppe e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio»" (Matteo. 26:26/29). Nel corso dei secoli però, mentre Gesù insegno che i credenti dovevano prenderne tutti, si arrivò che il vino lo beve solo il clero, e i fedeli prendono solo una specie di pane. Altri, invece, riservano i simboli del pane e del vino soltanto ad una casta speciale di 144.000 uomini, mentre tutti gli altri se li fanno passare davanti non prendendone parte. I gesti così semplici e gli insegnamenti così chiari di Gesù sono purtroppo stati resi tanto irraggiungibili e complicati. Nel prendere questi simboli, diciamo al Padre con sospiri ineffabili per mezzo dello Spirito Santo: "Grazie che ci hai salvati, dal giudizio, dalla morte e dall´inferno, per mezzo del sacrificio del Tuo unico Figlio Gesù". Pasqua, infatti, vuol dire "Passaggio": il passaggio dalla morte spirituale alla resurrezione con Gesù. Se non si è stati realmente salvati, con la conseguente certezza del paradiso, diventa un rito senza valore. Un altro bel significato della Pasqua è il seguente: "Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga" (1a Corinzi 11:26). L´annuncio del vicin ritorno di Gesù, quando, come disse Lui stesso, berremo di nuovo insieme il frutto della vigna nel regno del Padre Suo. Senza la piena consapevolezza di esserci quel giorno - o peggio ancora di non credere al Suo ritorno - rimane solo una funzione senza vita. Il ladrone in croce dopo la sua morte festeggiò la sua prima Pasqua col vivente Salvatore in paradiso. Presto a quella Pasqua celeste ed eterna ci saremo pure noi. Ci sarai anche tu? Questo è il nostro migliore augurio dal cuore.Buona Pasqua con Gesù!
Giovanni6:51 "51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne, [che darò] per la vita del mondo»."

Thursday, March 20, 2008

ESPLOSIONI A TIRANA (ALBANIA)....
aggiornamenti da Marikaj
Shalom carissimi,
dopo le notizie di varie esplosioni di ordigni a Tirana e zone limitrofe, ci giungono notizie e assicurazioni da Gesina (direttrice del centrodisabili) che a parte qualche danno all'edificio grazie a Dio stanno tutti bene! sono certo che i ragazzi passeranno una serena e tranquilla pasqua poiche' Gesu' e morto e poi risorto per tutti noi!
Giovanni 3:16 "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna."
"Lode al Signore, tutti stanno bene!
Gloria a Dio anche per la Sua tempistica! Alcuni miei amici olandesi sono
arrivati all’aeroporto di Tirana alle 11:30, sono andati a prenderli Shqipe,
Rakip e Tuku con il vostro pulmino. Mentre stavano tornando a Marikaj con questi
ospiti, hanno visto delle fiamme alle loro spalle e, una volta arrivati al
centro, sono iniziate le esplosioni. Peter, uno degli olandesi, ha preso l’altro
pulmino, vi hanno caricato tutti gli studenti e sono partiti per Durres perché
avevano paura che le esplosioni continuassero, come è successo! Gran parte degli
studenti sono stati portati alle famiglie, ma Hermes, Gjergji, Xhovahir e Genti,
che accudisce Hermes, sono rimasti a Durres con gli ospiti olandesi e la coppia
di pastori. Hanno ricevuto vitto e alloggio gratuitamente, così per questi
studenti l’accaduto si è trasformato in un'esperienza positiva! Oggi Shqipe,
Rakip e forse altri, sono andati ad analizzare la situazione e domani l’intero
staff sarà là per ripulire e valutare i danni. Finora hanno notato che
nell’edificio n. 2 (quello a tre piani) le finestre del primo piano erano tutte
rotte e vanno sostituite (l’edificio è lungo circa 45 metri!). Nell’edificio 1
(dove si trova la cucina), il soffitto della lavanderia è crollato. Ho sentito
dire che anche il soffitto del deposito potrebbe essere crollato, ma domani mi
farò dire di più. I pannelli solari non sembrano essere stati danneggiati.
L’area dell’esplosione corrisponde alla stessa area amministrativa del nostro
centro, la comunità Vora, e avremo parecchio lavoro da fare nella comunità per
ricostruire, fornire consulenza, ecc. 260 persone sono state ricoverate in
ospedale, vi è carenza di sangue, non si sa ancora quante siano le vittime.
Penso che finora siano stati trovati dodici corpi, ma era impossibile
avvicinarsi al centro dell’esplosione poiché le detonazioni sono continuate per
14 ore o più. Il villaggio di Gerdec, che si trova a 7 km dal centro ma a soli 3
km in linea d’aria, è completamente distrutto e l'intera popolazione è evacuata
a Durres.Queste le informazioni di cui disponiamo al momento.Che il Signore vi
benedica!
Gesina"
per saperne di piu' sul centrodisabili leggi il post. del 19/12/07 in "missioni e sociale"
guarda il video dell'esplosioni!

Thursday, March 13, 2008

Shalom carissimi,
in attesa di foto,filmati e del mio resoconto vi pubblico il diario di un mio compagno di viaggio, Alessandro Pentene' oltre a invitarvi a leggere altre testimonianze su http://www.missionepossibile.com/news_dett.php?id=19
buona lettura Dio vi benedica,
Come descrivere la Cambogia in poche righe:
"IL NOSTRO MINIMO, E' IL LORO MASSIMO…CIO' CHE PER NOI E' POCO, PER LORO E' ANCHE TROPPO…CIO' DI CUI NOI ORAMAI SIAMO GIA' STANCHI, LORO NEPPURE CE L'HANNO.
FRA QUESTA GENTE, DOVE ANCORA SI APPREZZANO LE PICCOLE COSE DELLA VITA, E' UN PRIVILEGIO POTER CONDIVIDERE L'AMORE DI DIO…CON UNA SEMPLICE AZIONE PUOI CONDIZIONARE D'AMORE L'ESISTENZA DI TANTE VITE. PER SEMPRE LA MIA VITA SARA' DEDICATA A PORTARE IL VERO AMORE DI GESU' CRISTO ALLE PERSONE E AD ESSERE UN ARTEFICE DI STORIA, RIFORMA E RIVOLUZIONE IN OGNI LUOGO DOVE SARO' ". (Alessandro Pentené)
Ok, sono finalmente pronto per raccontarvi un po' quello che succede qui.
Oramai, come molti già sanno, questo è il mio terzo viaggio missionario in Cambogia. I precedenti viaggi hanno visto come tappe sempre Cambogia e Vietnam; questa volta si aggiunge anche il Laos.
Ringrazio personalmente tutti coloro che hanno letto i miei passati diari missionari, so che sono stati di benedizione. Chi fosse interessato allo scorso diario di agosto '07 visiti
www.missionepossibile.com > news > vita in Cambogia.
Perciò mi trovo ancora qui, dove con un piccolo gesto d'affetto puoi cambiare l'intera esistenza delle persone, qui, dove il valore delle piccole cose vive ancora e non si è perso nel consumismo e nella frenesia, come nel nostro mondo occidentale.
Ringrazio anticipatamente Dio per darmi questo grande privilegio di servirlo senza limiti, ringrazio i miei genitori che mi hanno dato tutte le possibilità di essere qui, e ringrazio tutti quelli che credono in me, in ciò che sto facendo e nei sogni che Dio mi ha dato…non ce la farei senza di voi!
Questa volta non descriverò più i luoghi dove sono già stato, se volete informazioni più dettagliate, leggetevi lo scorso diario.

LUN 18: Volo Milano Linate > Roma Fiumicino – Volo Roma Fiumicino > Bangkok – Volo Bangkok > Phnom Penh

MAR 19: Phnom Penh (Cambogia)- Arrivo e sistemazione.
Il gruppo si divide fra chi era già venuto almeno una volta e chi no. Mentre il gruppo dei "nuovi" visita i campi di sterminio e le fosse comuni (luoghi cruciali della storia cambogiana), con gli altri sono andato a fare piccole compere al Central Market (uno dei due mercati più frequentati della città, dove si trovano principalmente oggetti di uso comune e prodotti elettronici).

MER 20: Emmanuel School – White Lotus
Oggi si comincia con la prima tappa di performances!
Siamo pronti per giocare? Correre? Stancarci? … uff … sono già stanco!
Oggi abbiamo organizzato vari giochi di gruppo tra i più classici per bambini; io mi sono occupato della musica con la chitarra nel famoso gioco delle sedie.
A parte le sedie disintegrate dai bambini che si lanciavano come elefanti per poter raggiungere il posto per primi, è stato tutto divertentissimo, anche perché questi bambini sono abituati ai visitatori e perciò sono molto, ma molto vivaci: riescono a stancarti in pochi minuti!
Aspettando di poter pranzare con i bambini abbiamo fatto un giretto nel villaggio accanto alla scuola e ho potuto notare che questi posti stanno migliorando considerevolmente. Sono felice nel vedere che il tenore di vita, anche se tuttavia molto basso, sta comunque migliorando rapidamente: nuove costruzioni in mattoni e meno baracche di legno, tutto migliora!
Dopo esserci stancati per bene, siamo andati a visitare il centro White Lotus (accoglienza giovani ex-prostitute, fenomeno purtroppo molto sviluppato in Cambogia). Questa volta c'era anche un nuovo video che spiegava bene il ruolo di White Lotus verso queste ragazze (accoglienza, sostegno, cura, studio, aiuto spirituale, costruzione di una vocazione lavorativa). Mi ha colpito particolarmente una frase finale del video:
"All that is necessary for the triumph of evil is for good men to do nothing".
Ossia "Tutto ciò che é necessario per il trionfo del male é necessario agli uomini per non fare nulla".
La frase ci fa comprendere quanto sia importante non stancarsi mai di combattere contro tutto ciò che si chiama "male". Quanto più conosciamo la verità, tanto più dobbiamo tappare la bocca ai bugiardi!
Giovanni 8:31-32 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».


GIO 21: Roong Community Christian School Takeo
Oggi siamo stati alla scuola interamente costruita e gestita da Missione Possibile a Takeo (2 ore dalla capitale). Anche qui ho potuto assistere a sviluppi positivi dell'area: la seconda nuova struttura della scuola era pronta e agibile.
Qui ci siamo divisi nuovamente in gruppi di gioco, ma questa volta l'organizzazione è stata più massiva: i bambini da gestire erano 170!

VEN 22: Chak Samram deposito spazzatura – bidonville Resettlement 2
Questo luogo è sempre scioccante: né video, né foto, né alcuna altra cosa potrà mai sostituire ciò che provate essendo qui in prima persona! E' la vergogna dell'uomo, lo stendardo di egoismo dei potenti, è un luogo che non si può descrivere. Purtroppo ci lavorano ancora tanti bambini, ma la buona notizia è che la spazzatura sta diminuendo e che questo luogo presto chiuderà!
Oltre alla visita, abbiamo distribuito dei pacchi alimentari a tutte le famiglie del luogo e pregato per loro. Dopo di ciò abbiamo visitato la seconda area di maggior degrado di Phnom Penh, situata nella zona dell'aeroporto. Qui sono state abbandonate migliaia di persone dal Comune che li ha sfrattati solo per motivi di "urbanistica", lontane da ogni luogo pubblico e da ogni possibilità di lavoro, vivono in delle bidonville piccolissime in più persone. In questo luogo vivono tantissime famiglie cristiane, però vi sono anche molti casi di aids. Insieme col gruppo si è deciso di costituire un fondo di emergenza per queste famiglie, di modo da provvedergli al più presto un acquedotto e di permettere ad una donna malata di aids di partorire nel migliore ospedale della capitale.
Qui mi sono ritrovato a riflettere su una cosa che avevo già notato a Takeo: il fiore di loto. Questo fiore è grandemente diffuso in Cambogia; le sue caratteristiche uniche lo contraddistinguono fra tutti gli altri fiori.
Esso nasce solamente nelle paludi, nel sudiciume, negli stagni d'acqua putrida e contaminata; si distingue dal suo paesaggio con colori luminosi e pieni di speranza; si erige dritto verso il sole, su un unico e solo gambo robusto. Questo fiore mi dimostra ancora una volta di come tutta la creazione testimoni del suo Creatore.

SAB 23: Sunshine House & House of Progress – Kompong Speu
Oggi abbiamo visitato i due famosi progetti della Awareness Cambodia, un'associazione australiana che collabora fortemente con Missione Possibile, la quale gestisce questi due orfanotrofi: Sunshine House ospita i/le ragazzi/e fino ai 16-18 anni, per poi trasferirli alla House of Progress per degli studi più intensivi).
Pushpa, una delle direttrici della S.H., ha condiviso con il gruppo diverse testimonianze di bambini ospiti nella struttura (la maggior parte dei quali ha perso entrambi i genitori per aids). Quando guardi in faccia questi bambini riescono solo a trasmetterti tanta gioia e tenerezza … non riusciresti mai ad immaginarti quale passato di rigetto, bugie, abusi, violenze, morte e dolore abbiano dovuto subire. Abbiamo condiviso entrambi qualcosa; i bambini infine hanno cantato e ballato per noi. Certo, non importa se non siamo animatori professionisti, ma abbiamo qualcosa di molto grande da poter condividere con loro: quell'Amore che ha cambiato le nostre vite, e che vogliamo sia il motore anche delle loro giovani vite.

DOM 24: Siem Reap – mini gita sul fiume Mekong
Oggi partiamo alla volta di Siem Reap, a circa 5-6 ore da Phnom Penh; questa è una località turistica conosciuta in quanto è situata a 15 km dal famoso sito di Angkor Wat. Nel mio precedente viaggio di agosto '07 abbiamo passato delle splendide giornate al mare di Sihanouke Ville insieme ad un orfanotrofio limitrofo; soddisfatti di questa esperienza, abbiamo deciso di ripeterla con l'orfanotrofio Unakas appunto a Siem Reap e Angkor.Appena arrivati, nel pomeriggio, abbiamo fatto una piccola gita sul fiume Mekong (fiume vitale per questa nazione, talmente tanto pieno di fango che il suo colore fisso è il marrone).

LUN 25: Templi di Angkor

Tutti sicuramente conoscerete Angkor Wat, una volta classificata come "meraviglia del mondo", ma tuttavia tanto vasta quanto interessante.
Parlando sinceramente ho visto parecchie volte questo posto in foto, ma non mi ha mai attirato. Io sono un tipo che rimane a bocca aperta davanti a città come Roma: apprezzare qualcosa come Angkor Wat mi sembrava improponibile. Tuttavia mi sono dovuto ricredere! Se Angkor fosse un piccolo tempio semplicemente posizionato vicino ad una città, non credo che attirerebbe più di tanto. Le due cose più affascinanti di questo luogo sono la sua immensità e unicità. Dovete sapere che Angkor non è solo quel "tempiettino" che si vede in foto: quello é solo Angkor Wat (che comunque è stratosfericamente grande); Angkor è una vera e propria città fatta di templi mastodontici, distanti kilometri l'uno dall'altro, e completamente immersi nella giungla. Qui è dove hanno girato anche il film Tomb Raider. Credo ci voglia circa 1 settimana per poter visitare bene tutti i luoghi e conoscerne tutti i suoi segreti. I tre siti principali di Angkor sono Wat, Thom e Ta Prohm. Il primo è il più conosciuto, costruito come mausoleo del Re Suryavarman (1113-1150). Il secondo fu l'ultima delle capitali dell'
Impero Khmer, ed anche quella che è durata più a lungo. Fu fondata nel tardo dodicesimo secolo dal re Jayavarman VII. Il terzo era un università; oggi è invaso da alberi, i quali hanno fatto crescere le proprie radici proprio sulla struttura, rendendo questo luogo unico nel suo genere (vi consiglio di cercare le foto su internet perché sono molto interessanti). La sera siamo andati a mangiare cibo italiano (finalmente!) in un ristorante gestito da un'altra associazione in collaborazione con MP: People for Care & Learning. I fondatori di questa associazione hanno costruito in fede questo locale quando ancora attorno non c'era nessun'altra costruzione. Oggi invece, attorno al loro ristorante, c'è una vera e propria vita cittadina, con alberghi e altri bar. Dio è stato fedele!

MAR 26: ritorno a Phnom Penh – partenza per Vientiane (Laos) – Vientiane

Siamo arrivati in Laos, nazione situata esattamente in mezzo tra Cambogia, Tailandia e Vietnam.La capitale, Vientiane, è molto più organizzata e curata rispetto a Phnom Penh, anche il traffico è migliore e tutto è meno caotico (infatti le due capitali hanno una differenza di appena 3 milioni di abitanti ^_^).
Il Laos è sotto un regime comunista, il quale, come si sa, implica una maggiore organizzazione sociale e una migliore spartizione dei beni, ma dall'altro lato porta ad una minore, o quasi inesistente, libertà. Qui la persecuzione dei cristiani è attiva ed è ancora più forte rispetto al Vietnam, ma nonostante ciò la situazione appare non troppo grave. Personalmente la nazione mi sembra un pochino più povera rispetto alla Cambogia. Questa tappa è nuova, sia per me, che per Missione Possibile. E' un'occasione per conoscere meglio, sondare il territorio, costruire contatti e pianificare eventuali progetti di sostegno. Per l'occasione abbiamo portato vari giochi da dare ai bambini e diverse Bibbie da distribuire in alcuni villaggi che non le posseggono.

MER 27: Gruppo cristiano vicino al Nano Village – Villaggio di Doon Eiane (tribù Thaidam) – Phon Ngam 2 (tribù Hmong) – Phonsay (villaggio Hmong) – Ambasciatrice Filippine
In mattinata abbiamo visitato un gruppo di cristiani che lavora attivamente per evangelizzazioni e discepolato verso il popolo Laotiano, con la collaborazione dell'associazione americana "Campus Crusade for Christ". Questo è lo stesso gruppo che ci ha costruito il programma intenso di queste poche giornate che trascorreremo in questa nazione. Dopo il gruppo abbiamo cominciato un lungo "tour" di visite di vari villaggi (proseguendo da Vientiane verso la terra alta a nord) di altrettante varie tribù. Nel villaggio di Doon Eiane abbiamo assistito ad un "concertino" di musica tipica laotiana; questi fratelli che gestiscono una scuola ci hanno raccontato il loro "avanzato" metodo di evangelizzazione tra i villaggi. Semplicemente lodano Dio con la loro musica, la quale piace tanto ai villaggi, che gli permettono di continuare; così facendo hanno "il permesso", da parte dello stesso villaggio, di evangelizzare attraverso la loro stessa musica. Se le autorità locali vengono per bloccare la loro opera di evangelizzazione, non possono appellarsi a nessun capo di accusa, in quanto loro stanno semplicemente suonando con il permesso del villaggio! Anche dove si pensa sia difficile, Dio da sempre strategie, perché la sua Parola non può fermarsi … anzi, in tutta la storia dell'umanità, dai tempi di Gesù fino ad oggi, possiamo vedere con chiarezza che i luoghi che hanno sofferto o soffrono le maggiori persecuzioni, sono gli stessi luoghi dove il Vangelo è fiorito al massimo! Dopo aver ascoltato buona musica abbiamo assaggiato una specialità del luogo: riso soffiato con cioccolato! In seguito a questa prelibatezza ci hanno mostrato i loro allevamenti … i quali non erano totalmente una prelibatezza: rane, rospi, pesci gatto, maiali e … scarafaggi (ricchi di calcio!!! Altro che Kinder cioccolato …)!?!
Per il vostro bene non vi racconto tutto ciò che è successo anche negli altri villaggi; vi lascio solo le parti peculiari delle giornate. Verso il tardo pomeriggio abbiamo fatto visita ad una ambasciatrice filippina cristiana, la quale ci ha raccontato tante testimonianze una più meravigliosa dell'altra. Mi ha colpito sapere che lei "approfitti" della sua immunità diplomatica per poter predicare il Vangelo; è bello vedere che questa donna dia tutto ciò che ha a disposizione per la causa di Cristo, servendosi persino della sua posizione privilegiata. Infatti all'interno della sua casa è attiva una vera e propria scuola di discepolato ed evangelizzazione che nessuno può fermare (per via dell'immunità diplomatica).
Insieme alle testimonianze abbiamo condiviso anche dei momenti di preghiera e lode e uno studio biblico. Durante il momento di lode e adorazione Dio è veramente sceso in mezzo a noi toccando i nostri cuori e, personalmente, toccandomi addirittura fisicamente. Posso dirvi con certezza che ho sentito il tocco di Dio fisicamente come quello di un essere umano, così come dice il Salmo 139:5 "Tu mi circondi, mi stai di fronte e alle spalle, e poni la tua mano su di me".

GIO 28: Casa Chiesa di Ouiphone (villaggio Thaidam) – Phonhong – PhonNheun (villaggio Khmu) – Taothan (villaggio Khmu) – Somsanook (villaggio Hmong) – pernottamento a Phou Ang Kham Vangvieng
Che viaggi in pulmino!!! Per fare 150 km non vi dico quante ore ci abbiamo messo!
Oggi, constatate le necessità di un villaggio visitato, si è deciso di dare il via ad un progetto di costruzione di un ambulatorio (il quale servirebbe tutti i 10 villaggi limitrofi che ne sono sprovvisti), partendo dalle pratiche ai permessi dal Governo, preghiamo che questo progetto possa essere approvato ed andare in porto. La sera abbiamo fatto un entusiasmante giro in barca sul fiume di Vangvieng (un po' simile al Ticino, ma più piccolo e meno pulito), potendo ammirare anche i bufali … in acqua, ad 1 metro di distanza da noi!

VEN 29: Phonxang (Khmu Hmong Village) – Hinn Lekphai Kasi District
In mattinata abbiamo visitato delle grotte naturali scavate nella montagna.
In seguito abbiamo visitato un villaggio (nb: ogni villaggio che abbiamo visto fin'ora aveva almeno una chiesa abbastanza grande … e anche abbastanza "popolata", una media di 150 membri a chiesa: niente male per un paese perseguitato!) nel quale si è deciso di finanziare la scuola locale per determinate necessità (banchi, ecc…). Ho super sintetizzato ciò che abbiamo fatto in questi giorni … credetemi … ne abbiamo fatte di cose!

SAB 01 Marzo: Giornata libera e voli di ritorno.

Alessandro Pentené
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