Translate

Friday, March 21, 2008

Gesu' e' vivo ed e' fra noi Buona Pasqua!
..«Perché cercate il vivente tra i morti? 6 Egli non è qui, ma è risuscitato; ricordate come egli vi parlò quand'era ancora in Galilea, 7 dicendo che il Figlio dell'uomo doveva essere dato nelle mani di uomini peccatori ed essere crocifisso, e il terzo giorno risuscitare». (luca24:5-7)

Da quel lontano primo festeggiamento della Pasqua cristiana ne abbiamo fatta di strada. In verità pero, anche se sono passati meno di 2000 anni dalla morte di Gesù, le feste pasquali festeggiate sono molte di più di 2000: sin dalla prima, festeggiata con Gesù stesso e nel modo come Lui la istituita, ad oggi, ne saranno passate circa 104364. Se calcoliamo poi che i primi discepoli spesso la festeggiavano quasi ogni giorno, arriveremo ad un numero ancor più alto. Il fulcro di questa festività è il ricordare la morte e la resurrezione di Gesù per la salvezza di un´umanità perduta. Gesù insegnò ai suoi discepoli di mantenere vivo questo ricordo in adorazione e ringraziamento, prendendo il pane e il vino, rappresentazioni del Suo corpo straziato sulla croce e del sangue versato. "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo ruppe e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio»" (Matteo. 26:26/29). Nel corso dei secoli però, mentre Gesù insegno che i credenti dovevano prenderne tutti, si arrivò che il vino lo beve solo il clero, e i fedeli prendono solo una specie di pane. Altri, invece, riservano i simboli del pane e del vino soltanto ad una casta speciale di 144.000 uomini, mentre tutti gli altri se li fanno passare davanti non prendendone parte. I gesti così semplici e gli insegnamenti così chiari di Gesù sono purtroppo stati resi tanto irraggiungibili e complicati. Nel prendere questi simboli, diciamo al Padre con sospiri ineffabili per mezzo dello Spirito Santo: "Grazie che ci hai salvati, dal giudizio, dalla morte e dall´inferno, per mezzo del sacrificio del Tuo unico Figlio Gesù". Pasqua, infatti, vuol dire "Passaggio": il passaggio dalla morte spirituale alla resurrezione con Gesù. Se non si è stati realmente salvati, con la conseguente certezza del paradiso, diventa un rito senza valore. Un altro bel significato della Pasqua è il seguente: "Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete da questo calice, voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga" (1a Corinzi 11:26). L´annuncio del vicin ritorno di Gesù, quando, come disse Lui stesso, berremo di nuovo insieme il frutto della vigna nel regno del Padre Suo. Senza la piena consapevolezza di esserci quel giorno - o peggio ancora di non credere al Suo ritorno - rimane solo una funzione senza vita. Il ladrone in croce dopo la sua morte festeggiò la sua prima Pasqua col vivente Salvatore in paradiso. Presto a quella Pasqua celeste ed eterna ci saremo pure noi. Ci sarai anche tu? Questo è il nostro migliore augurio dal cuore.Buona Pasqua con Gesù!
Giovanni6:51 "51 Io sono il pane vivente, che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; e il pane che io darò è la mia carne, [che darò] per la vita del mondo»."