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Monday, October 09, 2006







La mia testimonianza 11/07




E’ un onore poter riscrivere la mia testimonianza ed avere l'opportunità di dare, grazie a Dio, speranza e incoraggiamento a chi ne ha bisogno. Mi chiamo Davide, vivo a Sesto San Giovanni (Milano) sono nato il 22/09/1971 e dall’età di 16 anni, cioè dal 3/07/87 convivo, abbastanza bene, con un’emiparesi sinistra causata da un trauma post-operatorio dovuto ad un'asportazione tumorale (gangliglioma - 17 casi in Italia) nella zona cerebrale destra. Da quel giorno la mia vita cambiò! Da giovane sportivo ma ribelle, con un probabile futuro incerto, difficile e senza un vero scopo, divenni disabile, ma scoprii in seguito di aver acquistato una sensibilità particolare, una forza ed un coraggio incredibili! Sempre pronto ad accumulare dentro di me l'aiuto, l'affetto, l'amore da parte di tutti (era gia la bontà di Dio che stava operando in me), non finirò mai di ringraziare Dio, la famiglia, gli amici. Subito dopo essere uscito dall’ospedale, passai circa 10 anni a lavorare duramente, a fare la riabilitazione, cose che mi portarono ad essere totalmente autonomo. Furono però anche anni di sbandamento, in cui non s’intravedeva alcunché di positivo. Ricordo che furono molto bui, pieni di solitudine e di rabbia verso tutto il mondo e la famiglia. Eppure, quei semi che Dio aveva seminato durante il mio periodo in ospedale in fondo al mio cuore, cominciarono a crescere stimolando il mio desiderio di poter ripagare quel amore ricevuto aiutando, a mia volta, il prossimo. Così, nel gennaio del 2001 la mia vita cambio' di nuovo. Infatti, un’amica conosciuta in circostanze davvero strane, mi fece incontrare l’unica persona che mi avrebbe riconciliato con la mia malattia, trasformando la mia rabbia in amore, dandomi la possibilità di aiutare il prossimo per mezzo Suo, ma soprattutto conobbi il Suo amore… il suo nome è Gesù. Egli è veramente un amico, un fratello, è colui che illumina la nostra vita dandoci uno scopo, ed è colui che attraverso il Suo amore ci dà la forza per superare ogni ostacolo e ogni barriera architettonica, culturale e psicologica riempiendoci di nuova gioia, speranza e guarigione!. Con la mia vita e con queste righe vorrei dire a tutti i diversamente abili o chi sta passando un periodo di sofferenza, di andare oltre le circostanze e le afflizioni, non lamentandosi contro chi ci circonda e contro Dio, ma di confidare e di accedere completamente all’amore che il nostro Padre Celeste ha per noi. E’, infatti, dando più spazio alla grazia di Dio e al suo amore paterno nel nostro cuore che si può ricevere consolazione tanto da voler consolare altri ( 2Corinzi 1:4 "il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi stessi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione”,) si puo’ comprendere il perché a volte si debba passare dei tempi di afflizioni e di sofferenze e in questo tempo Gesu’ ci da la forza di vivere “come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!” (2 Corinzi 6:10) continuando a gioire vivendo il piu’ possibile!. Infatti Possiamo danzare (“..Egli mutò il mio lutto in danza” Geremia 31:13), possiamo praticare sport o intraprendere viaggi missionari (sono stato in Albania nel 2006 con Joni and Friends, http://www.jafitalia.org/ in Argentina nel 2004 e nel sud-est asiatico nel 2005 con Missione Possibile onlus http://www.missionepossibile.com/ possiamo frequentare corsi come volontari ospedalieri o semplicemente vivere al centro e non ai margini della società, godendo della comunione con Cristo e con i fratelli di quella che diventera’ una nuova famiglia, la chiesa; io frequento il Ministero Sabaoth di Milano http://www.ministerosabaoth.org/. Ma soprattutto desidero che sappiate che Gesu’ e’un Dio misericordioso vicino a chi soffre che ha sofferto sulla croce e soffre tuttora per noi. Quando Egli permette una sofferenza e’ per la nostra crescita (Giacomo1:2-4 “2Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un'opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.”) e salvezza (Romani8:28 ”Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento”) ma in questi momenti sappiate che Lui ascolta il nostro dolore (salmo107:19,20“19 nell'angoscia, gridarono al SIGNORE ed egli li liberò dalle loro tribolazioni. 20 Mandò la sua parola, li guarì e li salvò dalla morte.”) Offrendo sempre una una via di uscita!. Vi invito quindi a non mollare e continuare a sperare e a credere in un Dio fedele che nei suoi modi e tempi ci ristabilisce (1pietro5:10 “Or l'Iddio d'ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionerà Egli stesso, vi renderà saldi, vi fortificherà.”) e tutto questo grazie al Suo sacrificio pèr noi. (Isaia53:5 “Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo perciò abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti.”.
Dio ci benedica
Giobbe3787