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Monday, March 24, 2008

DALL'INDOCINA CON AMORE....
(Cambogia/Laos: 18/02-02/03/08)


Shalom carissimi,

Finalmente! dopo un lungo travaglio vi pubblico le mie impressioni sull'ultimo dei miei quattro viaggi (vedi i precedenti resoconti nei post "missioni e sociale") con missione possibileonlus http://www.missionepossibile.com/
Anche quest'anno il viaggio mi ha riservato una serie di emozioni, anche questa volta al rientro in Italia mi rendo conto che inevitabilmente qualcosa di me e del mio quotidiano e' cambiato e non puo' piu' essere uguale a prima. Infatti ad ogni nuova esperienza si ritorna un po' piu' umili, piu' consapevoli delle nostre "fortune" ( il nostro superfluo e' il loro bisogno, il nostro minimo e' il loro massimo), ma soprattutto si viene a casa con una carica di speranza che ci aiuta ad affrontare con piu' serenita' e fede le afflizioni della vita. Per non parlare di quel pezzetto di cuore in meno che ad ogni missione lascio nei paesi"visitati". In Cambogia sono rimasto particolarmente felice di constatare che quel pezzetto di cuore lasciato circa 3 anni fa ha ora preso forma, si e' avviato in un nuovo cammino per dare vita alla nuova scuola "Roong Community Christian School" nella provincia di Takeo (Cambogia) gestita, finanziata da Missione Possibile e costruita in parte con i fondi ottenuti dalla vendita del buon barolo "Io sono" (un'idea di Gianluca e Roberto, 2 miei vecchi compagni missionari di Torino). Lì abbiamo trascorso una giornata intera a giocare con i professori e i 170 scatenati ed entusiasti bambini della scuola, ripetendo cosi' l'esperienza fatta qualche giorno prima all'"Emmanuel school" dove abbiamo anche distribuito magliette e cappellini. L'Emanuel school e' un'altra scuola creata per i bambini tolti dal deposito della spazzatura e salvati da una vita a cercare rottami, è gestita e finanziata da Missione Possibile Cambogia, la cui responsabile è la nostra missionaria Francesca Roggero . Girando per il villaggio che ospita la scuola abbiamo notato che la qualita' della vita e' nettamente migliorata trovando piu' case in muratura e meno baracche in paglia e legno, gloria a Dio! Ma non e' finita qui, poiche' non poteva mancare la visita al centro d' accoglienza "White Lotus" per giovani ex-prostitute. Il fenomeno della prostituzione è purtroppo molto sviluppato in Cambogia, ma qui si difendono le ragazze dai genitori, dai loro sfruttatori e dalla polizia corrotta che si allea con la malavita per lucro. Le ragazzine vengono recuperate e guarite dal loro passato con l'aiuto di Gesu'. Grazie a Dio si sono ottenuti grandi risultati tanto da spingere le ragazze piu' grandi ad aprire un salone di massaggi (sono brave!) in centro a Phom Phen, la capitale cambogiana. Un'altra oasi di serenita' in questo deserto di poverta' e dolore e' l'orfanotrofio "Sunshine House" http://www.awarecam.org.au/index.htm, un orfanotrofio all'avanguardia gestito da un'organizzazione australiana con la quale Missione Possibile collabora ormai da tempo. La missione degli insegnanti e della direttrice Pushpa e' quella di raccogliere, dare amore e insegnare ai bimbi (per lo piu' orfani ed affetti da aids, abusi o altre problematiche) ad avere una speranza in Gesu' e a "sognare" una vita con grandi obiettivi! Infatti anche qui, grazie a Dio, ho trovato ottimi risultati e progressi. E' stato commovente ricevere i sorrisi, gli abbracci da parte dei nuovi bimbi e vedere i piu' grandi ormai avviati nello studio all'universita' sognando di diventare dottori, ingenieri mentre altri studiano informatica in una nuova dependence dell'orfanotrofio cioe' la "House of Progress" http://www.awarecam.org.au/halfwayHouse.htm
Come accennavo prima, purtroppo, le due scuole, il centro White Lotus, gli orfanotrofi Sunshine House e lo "Unacas Orphanage" (di cui vi parlero' in seguito) sono dei veri angoli di paradiso in una realta' cambogiana veramente triste. Girando per il paese non puoi che sentire,vedere e provare il degrado, la totale passività dovuto alla mancanza di speranza, la disparita' e l'egoismo (dovuto ad una religione che opprime e ad una cultura che insegna a "salvare" solo se stessi). Alle porte di Phom Phen le "localita' "Chak Samram" e "bidonville Resettlement 2" credo rappresentino l'apice del degrado! Praticamente sono un anticipo dell' inferno sulla terra! La prima e' una montagna enorme di spazzatura, dove si e' formato sopra, dentro e intorno un villaggio di baracche dove bimbi, uomini e donne vivono e lavorano senza sosta, raccogliendo rottami e materiale riciclabile a 1$ a giornata, che verra' poi venduto! L'altra e' un villaggio di baracche in un pezzo di terra e sabbia senza acqua e servizi igenici, sotto il sole, costruito dagli sfollati per lo straripamento del Mekong. Il villaggio e' prevalentemente abitato da donne abbandonate dai mariti, quindi sole, generalmente gravide e malate di aids, e tantissimi bimbi a spasso, di cui molti malati e disabili. Comunque mi rendo conto ora che non ci saranno mai parole e immagini che possano far comprendere bene questo maledetto posto! Posso solo ringraziare Dio per avermi fatto rivederere l'inferno e ricordare quanta e' la nostra "fortuna," facendomi poi riflettere sul perche' e per colpa di chi esistono questi posti. Certo la colpa non e' di Dio ma bensi' dell'uomo lontano da Gesu' che con la corruzione e nel nome della modernita', della scenza, dei propri interessi e del "dio denaro" pensa solo a se stesso e non guarda in faccia nessuno, a discapito del piu' debole! Desidero chiamare tutti i cristiani e chi ha un cuore sensibile ad aiutarci nel nostro tentativo di salvare queste anime, senza colpe, nel migliorare la loro vita! E gloria a Dio qualcosa si sta' muovendo! Infatti rispetto a tre anni fa' ho sentito un po' meno puzza, ho visto meno baracche sulla montagna e molte piu' casette all'ingresso del deposito. Qui Francesca e il suo team si stanno già impegnando a portare viveri e abbigliamento, rieducando le famiglie a vivere fuori dalla spazzatura e ad avere speranza in Gesu'; ma soprattutto Dio ha ascoltato le nostre preghiere tanto che a fine anno il deposito chiudera'. Per quanto riguarda la bidonville Resettlement 2 anche li' c'e' una luce di speranza dato che all'ingresso del villaggio abbiamo conosciuto un pastore locale e la sua chiesa con tanti bambini raccolti nel villaggio e curati con amore. Il pastore ci ha guidato per le baracche dandoci la possibilita' di pregare per le persone e i bambini bisognosi (ho ancora nel cuore la donna malata di aids in cerca di un ospedale per partorire e quel bambino disabile fermo nella polvere) Gesu' pensaci tu. Grazie a Dio dopo tanta disperazione e fatica abbiamo potuto passare un pomeriggio tranquillo in allegria in compagnia dei ragazzi dell'orfanorofio "Unacas" facendo una gita in battello sul fiume Mekong, visitando il lago piu' grande del mondo e un villaggio interamente formato da barche con tanto di scuola, chiese, ospedale e ristoranti galleggianti! L'Unacas e' un orfanotrofio con gestione locale dove l'attuale Direttore Bur tok sela e' un ragazzo cresciuto proprio all'Unacas… e' fantastico! Conoscevo gia l'Unacas e Bur tok sela come responsabile dei giovani della chiesa cristiana locale, ma quest'anno ho avuto l'onore di conoscerlo meglio nella nuova veste e ringraziare Dio per come Gesu' si sta usando di lui trasformando un povero bimbo abbandonato in un apprezzato leader fra i giovani cristiani, inalzandolo al punto da essere un isegnante di inglese per molti giovani di famiglie ricche cambogiane… Dio e' fedele! Ascoltandolo mi sembrava cosi' strano vedere ragazzi cosi' innamorati di Gesu' in questi paesi Buddisti, eppure e' piu' in queste zone che l'amore di Gesu' viene compreso e apprezzato, riconoscendo Dio come Padre, come Salvatore. Ed e' proprio nel sentirsi piu' amato da Dio e dai fratelli cristiani che le persone si convertono dalla religione buddista alla fede cristiana. Gloria a Dio! Dopo la gita in battello, Missione Possibile ha pensato di portare i ragazzi del'Unacas ad Angkor per passare insieme una giornata visitando gli enormi templi di Angkor -wat (considerati una fra le sette meraviglie del mondo) e una notte in un lussuoso hotel della citta'. La visita ad Angkor -wat credo sia stata, almeno per me, il momento piu' bello e importante della missione. Non solo ho condiviso con i fratelli una bella giornta di sole in un bellisimo posto fra i sorrisi, gli scherzi, la gioia dei ragazzi, ma ho dovuto superare brillantemente, con un po' di fatica e con l'aiuto dei compagni, ogni ostacolo-barriera architettonica formata dalla natura e dai resti dei templi. In questa occasione Dio mi ha fatto comprendere come Lui ha gia fatto molti miracoli per me. Infatti subito dopo quel 1987, mentre ero in carrozzina, non avrei mai potuto fare questa esperienza, quanto sono graziato e quanto non sono un diversamente abile ma un abile in Cristo Gesu' poiche' lui e' la mia forza; e con la forza di Gesu' (che si manifesta anche nel prezioso aiuto da parte degli altri) non ci sono ostacoli! Egli mi ha incoraggiato quindi a tentare di superare ogni muro e con direzione verso il cielo indipendentemente dalle difficolta' fisiche, psicologiche o di altro tipo. Cosi' voglio incoraggiare anche tutti voi a superare ogni muro per mezzo della grazia di Cristo Gesu'. Purtroppo, alla fine di questa giornata abbiamo dovuto lasciare i ragazzi dell'Unacas e la Cambogia (certi di aver lasciato un buon ricordo) con direzione Ventiane, capitale del Laos, una tappa completramente nuova sia per me sia per Missione Possibile. Il Laos e' un paese per lo piu' montuoso completamente diverso dalla Cambogia. E' molto piu' piccolo, meno caotico, piu' verde, dove si puo' subito notare la qualita' di vita migliore grazie al governo locale impegnato a distribuire la ricchezza e garantendo un pezzo di terra, lavoro e cibo per tutti! Ma come ogni governo a regime totalitario ci sono dei lati negativi , infatti il governo non gradisce la presenza di team missionari stranieri, vedendoci come soggetti che vogliono fomentare le masse contro il governo! Insegnano ai bimbi di 10 anni a scuola canzoncine tipo "noi odiamo i francesi e gli americani perche' hanno invaso la nostra terra..." (orrore!!) vietano la condivisione e la diffusione del vangelo, perseguitano i cristiani e le tribu' Hmong e Thaidam. Ed e' proprio per benedire questi fratelli perseguitati lo scopo della nostra missione. Abbiamo visitato i loro poveri villaggi fatti di capanne intorno ad una modesta chiesetta ma piene di gente, in un contesto tipicamente agricolo, li abbiamo sostenuti in preghiera (ringrazio Dio per le preghiere ricevute personalmente dai fratelli Hmong), abbiamo acquistato i loro prodotti artigianali e portato ai pastori e ai capovillaggi il "pane della vita," il bene piu' prezioso e gradito. Grazie a Dio oltre a superare gli obiettivi che ci eravamo prefissati siamo riusciti a fare di piu', iniziando un progetto per la costruzione di un ambulatorio infermieristico che servira' circa 10 villaggi e finanziando l'accquisto di banchi e sedie per una scuola; ma soprattutto noi siamo stati ampiamente benedetti nel vedere questi fratelli cosi' umili eppure forti nella fede e determinati a far conoscere il vangelo al prossimo. Ascoltare le loro testimoniane di vita, di come per seguire Gesu' siano andati contro il governo, la famiglia, tutto... e i loro stratagemmi per portare la Parola attraverso la musica e i buoni rapporti con le persone... (noi lo chiameremmo servizio sociale) è stato davvero un esempio. Mi ha impressionato vedere come la chiesa sia soprattutto formata da fratelli locali. Questo mi ha fatto meditare sul fatto che a risvegliare le nostre citta' dobbiamo essere noi, con il solo aiuto di Dio. Per me è stato un incoraggiamento e sono rientrato a Milano con la giusta carica per far conoscere Cristo e il suo Amore a piu' persone come soluzione ai nostri piccoli problemi quotidiani. In conclusione non posso far altro che incoraggiarvi a partire con noi superando ogni incertezza, difficolta', problema, preoccupazione, poiche' Gesu' e' un amico speciale che ci assistera' e ci aiutera' a dare il nostro prezioso contributo per la causa del bene e dell'amore, cioe' Dio, il nostro Papa' Celeste! Desidero anche rinnovare il mio ringraziamento a Dio perche' ancora una volta ho ricevuto molto di piu' di quello che ho provato a dare attraverso i sorrisi, i pianti, gli abbracci dei ragazzi, le testimonianze dei fratelli perseguitati, la pazienza, l'aiuto fisico, i consigli e la simpatia dei compagni d'avventura (Gerry il capomissione, Francesca la padrona di casa, Michele il capostanza, Marzia la mia capocellula, Alessandro il nostro cantautore, le siciliane Virginia, Lory e Francesca, Franca (e Pietro) di Bergamo, Stella di Roma, Stefano lo svizzero-calabrese, Paolo di Milano, i miei compaesani sestesi Carmen, Claudio e Maria).
Dio ci benedica,
Davide

VIDEOGALLERY/1 CAMBODIA/LAOS '08


...Dopo i fiumi di parole...
"giochi all'Emmanuel school"