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Friday, December 22, 2006


Morto Piergiorgio Welby

ADN kronos- Gio 21 Dic
Roma, 21 dic . - (Ign) - Marco Pannella ha annunciato la morte di Piergiorgio Welby durante la diretta di Radio Radicale. Welby aveva 61 anni e da quaranta era malato di distrofia muscolare. Aveva chiesto l'eutanasia al presidente Napolitano lo scorso settembre. Poche ore prima del decesso il Consiglio Superiore della Sanità aveva negato lo spegnimento del respiratore perché "non c'era accanimento terapeutico". La distrofia muscolare che lo ha costretto ad una vita da lui stesso definita inaccettabile, aveva colpito Piergiorgio Welby all'età di 20 anni. Da allora, la malattia è peggiorata, lentamente ma inesorabilmente. Di papà scozzese (fu giocatore in serie A nella Roma), Welby aveva molteplici interessi: appassionato di caccia e di cani, ha fatto studi classici. Nato a Roma il 26 dicembre 1945 è stato colpito da una forma di distrofia muscolare progressiva. Nell'ultima fase della malattia, Welby era costretto a letto inibito a qualsiasi movimento di tutto il corpo, ad eccezione dei movimenti oculari e labiali. La sua sopravvivenza era assicurata esclusivamente da un respiratore automatico al quale era stato collegato nel 1997.
Shalom amici e fratelli,
Questo e' lo scarno e freddo comunicato diramato dalla ADN kronos con il quale si annuncia la morte di Pier Giorgio Welby. Preso atto di cio desidero fare una preghiera al nostro Signore Creatore che possa avere tutta la sua infinita misericordia e compassione perdonando e accettando Pier Giorgio accanto a se per una nuova vita nell'eternita'.
Ma lasciatemi anche espimere tutta la mia delusione e preoccupazione per l'amaro epilogo di questa vicenda!
Son rimasto deluso come volontario hospice/cure palliative:
"Le cure palliative consistono nell''assistenza attiva e totale dei pazienti terminali quando la malattia non risponde più alle terapie ed il controllo del dolore, dei sintomi, degli aspetti emotivi e spirituali e dei problemi sociali diventa predominante"."Le cure palliative hanno carattere interdisciplinare e coinvolgono il paziente, la sua famiglia e la comunità in generale.In questo senso la cura palliativa è un richiamo al più antico e basilare concetto di cura: provvedere alle necessità ed esigenze dei pazienti in qualsiasi luogo si trovino o abbiano scelto per essere curati, al domicilio od in ambito ospedaliero"."Le cure palliative rispettano la vita e considerano il morire come un processo naturale. Il loro scopo non è quello di accelerare o differire la morte, ma quello di garantire la migliore qualità di vita, sino alla fine".(Dallo Statuto dell''Associazione Europea per le Cure Palliative)
infatti credo che sia una vera sconfitta per noi che ci adoperiamo con tanta passione, vedere persone che desiderano anticipare i tempi della loro morte. Vuol dire che non si e' fatto bene il nostro lavoro e che non si e' riusciti a incoraggiare al meglio chi deve essere incoraggiato, allietato e confortato.
Son rimasto deluso e preoccupato come uomo:
perche' credo che il povero welby sia stato usato dalla ragione della politica. Per pura politica non e' stato fatto niente per "curare" e ridare a Pier giorgio la gioia di vivere! per esperienza personale so che dopo eventi traumatici l'uomo in preda alla disperazione e' portato a desiderare di farla finita ma poi ci si accorge che la vita merita di esser sempre vissuta, chi ha continuato a vivere non si e' mai pentito e tutt'ora ringrazia chi lo ha salvato. Per un ideale egoistico e' stato strumentalizzato il suo caso per far rumore e per arrivare ad ottenere gli obbiettivi di certi signori. Mi domando come si fa a gioire per la morte di qualcuno? con quale coraggio si puo' staccare la spina? La mia preoccupazione e' che questo sia solo un inizio di molti casi e che si corra il rischio di andare verso una societa' dalla morte facile dove basta un'imperfezione per eliminare e cambiare come spesso si fa con gli oggetti. Praticamente i il trionfo del usa e getta.
Sono deluso e dispiaciuto come Cristiano:
Ritengo che la morte anticipata di Pier Giorgio Welby sia un vero peccato (nel senso biblico del termine ovvero "occasione perduta" "mancato raggiungimento di un obbiettivo" ), ma anche l'ennesimo tentativo da parte dell'uomo di sostituirsi a Dio prendendo il suo posto rinnegando ogni relazione con chi ci ha creato e ci ha donato la vita, avendo quindi il diritto di riprendersela nei tempi che Dio ha stabilito per noi.
Ecclesiaste 3:1-4 "Per ogni cosa c'è un tempo fissato da Dio 1 Per ogni cosa c'è la sua stagione, c'è un tempo per ogni situazione sotto il cielo: 2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare ciò che è piantato, 3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire, 4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare, "
Cosi' come ci ha donato e sacrificato, per puro amore, il suo unico figlio Gesu' per salvarci
Giovanni 3:16 "Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna." lo stesso Dio ha il diritto di usarci e di riprenderci secondo la sua volonta' e il suo disegno.
Romani 8:28 "Il risultato benefico dell'amore di Dio Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno."
Efesini 1:5 "avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà,"
Giobbe 2:10 "Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?»In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra."
Desidero infine ringraziare Dio per il coraggio e la forza di Salvatore Crisafulli http://www.11settembrecrisafulli.com/index.html e di tutti quei ragazzi nelle stesse condizioni di Pier giorgio Welby che hanno scelto di vivere e di lottare dando testimonianza di gioia e di vita a tutti coloro che desiderano morire per molto meno.
Grazie Dio vi benedica