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Thursday, December 28, 2006

riceviamo e pubblichiamo................

Grazie mille Paolo per avermi segnalato questa importante e bellissima lettera di Salvatore,
ringrazio Dio per la forza e il coraggio di Salvatore e di mille altri sconosciuti ma che Dio conosce.... le vostre testimonianze mi spronano a continuare nel mio lavoro e aumentano la mia fede! non mollate!
sperando in una maggiore collaborazione in futuro vi auguro un 2007 pieno di grazia del Signore,pace e vittorie!

Piergiorgio, hai sbagliato Dal Quotidiano Nazionale del 23 Dicembre 2006,
di Salvatore Crisafulli

La scelta di morte di Welby la rispetto, perché non posso arrogarmi
il diritto di giudicare un mio fratello di sofferenza. Però non la condivido.
Dicono che Piergiorgio fosse libero e consapevole nel dire di sì a chi, in
camice bianco o in doppiopetto da parlamentare voleva prendere la sua vita per
farne strumento di vittoria politica. Qualcuno ha detto che il suo è stato un
gesto di sfida, saggio e coraggioso, addirittura sportivo. Quante bestemmie,
quanta folle presunzione, in questi commennti. Spero proprio che il suo
terribile atto di "suicidio assistito", perché di questo si tratta, sia stato
accettato e vissuto in stato di schiavitù e disperazione psicologica, non di
piena avvertenza e deliberato consenso, come richiede il catechismo cattolico
per il peccato mortale. Solo così la parte più bella, più nobile e immortale di
lui, la sua anima, resa candida come la neve da quella malcurata sofferenza
infinita e feroce, sopravviverà alla morte eterna. Lo credo e lo spero con tutto
il cuore. Povero caro, Piergiorgio, la sua vita pur immobile stava smuovendo
tannte coscienze di politici egoisti e indifferenti, per indurii a pretendere
una sanità più umana, efficiente e amorevole, più vicina a chi soffre, stava
vincendo la sua vera battaglia, quella delle migliaia di suoi fratelli
paralizzati e senza voce che aspettano nuovi decisivi progressi qualitativi
dellla ricerca scientifica e del cuore dell'uomo. IO, CHE SONO scampato dal
vortice del nulla in cui l'ignoranza e la mancanza di umanità di una medicina
senza amore mi stava precipitando, io posso finalmente protestare per i
centomila Salvatore Crisafulli che aspettano e sperano, senza lasciarsi
corteggiare dalla voglia insana di morire anzitempo. Solo una scienza al
servizio di chi soffre può cacciare dal letto dei moribondi quei necrofili
assassini che hanno fatto una lunga asfissiatne ronda di morte al povero Welby
solo per trarne un misero beneficio elettorale e politico, solo per mettere il
piede in mezzo alla porta verso la liberalizzazione dell'eutanasia, la macabra
conquista etica dei senza Dio, degli arroganti e intoccabili caini che cedono
alla perfida luusinga luciferina del "sarete come Dio". Che il Signore converta
la coscienza degli sciacalli che, anziché promuovere la vita e la migliore
assistenza dei malati disperati e morenti, hanno fondato un'associazione a
delinquere per liberarsi con l'omicidio delle vite altrui, quando queste sono
reputate inutili e costose per la società. Caro Piergiorgio, meraviglioso
inciampo per la nostra scadente sanità pubblica, ora saprai giudicare senza veli
quanto inganno c'era nella diabolica sollecitudine dei falsi amici che si
avvicendavano intorno al tuo letto, per aggiudicarsi il trofeo della tua vita.
Ora finalmente saprai ben distinguere, nella tenebra della tua sofferenza umana,
l'ombra della mano del Signore che ti porgeva una carezza, rispetto all'ombra di
quel medico, ciniico traditore del suo giuramento morale, che si chinava su di
te solo per porgerti il suo più macabro regalo di Natale, dicendoti: muori.
Addio, Piergiorgio, caro e sfortunato compagno di sventura