Shalom amici e fratelli,
in questo mio momento di cambiamenti e rivoluzioni.... gloria a Dio!
"16 Siate sempre gioiosi; 17 non cessate mai di pregare; 18 in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi." (1tessalonicesi5:16-18)
desidero riaffermare il mio desiderio e il sogno di servire il Signore nel ministero dell'incoraggiamento e l'importanza di amare " il tuo prossimo come te stesso" (matteo22:39) ed aiutare il prossimo come "vocazione" di Cristo Gesu'
A tal proposito desidero pubblicare e ringraziare questo bellissimo articolo che condivido in pieno di Ilaria Manzoni fonte www.ceiam.net
grazie Dio ci benedica
Il vecchio film con Dustin Hoffman –Rain Man- apre una finestra sul problema dell’autismo.Parliamo della cosidetta sindrome dell’"autismo sapiente": un individuo affetto da grave handicapmentale che comunque riesce a sviluppare un eccezionale talento in vari campi.E’ il caso di Raymond Babbitt, il personaggio interpretato da Dustin Hoffman nel film, chiuso in sè stesso e in un mondo tutto suo, vive giornate scandite da una abitudine maniacale. I pasti, i programmi televisivi che si devono ripetere sempre uguali, quale unico contatto con la realtà degli altri uomini.Il comportamento autistico che Hoffman interpreta con “Rain Man” è uno dei casi meno gravi. Purtroppo solo un autistico su dieci ha capacità mentali straordinarie e geniali come quelle che presenta l'attore nel film, mentre il 75% aggiunge all’handicap anche il ritardo mentale e il 15% è afflitto addirittura da raptus autolesionistici.L’autistico è uno dei malati più solitari; la sindrome che lo colpisce produce gli effetti di una malattia mentale che distrugge i rapporti con gli altri. E’ un individuo isolato dal mondo esterno, infatti "autismo" termine utilizzato dal dottor ‘Leo Kanner’ che per primo studiò questo disturbo, significa chiusura in se stessi.Trattandosi di una sindrome e non di una sola malattia, molte e differenti sono le cause organiche e non, responsabili dell’handicap: un virus, un trauma oppure un cromosoma.I soggetti colpiti raramente guariscono, però possono essere curati con particolari terapie farmacologiche e psicopedagogiche.
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