
del centro, e i ragazzi e le ragazze disabili nel vedere i loro paesani venire alla comunita’ a ritirare le carrozzine, nel far conoscere la fondazione e Gesu’ (si’ perche’ con le carrozzine si regalava una copia del vangelo di Giovanni n.d.r. l’Albania e’ un paese musulmano) al loro paese. L’ impegno e la gioia dei ragazzi nel cantare, ballare (in carrozzina) nel centro di Marikaj davanti a una moschea. Ho ancora in mente quegli occhi pieni di speranza in Gesu’ nonostante provengano da storie passate di solitudine, abbandono (sto aspettando le loro testimonianze che pubblichero’ al piu’ presto) la loro fede il coraggio di testimoniare quello che Gesu’ ha fatto per loro superando le difficolta’ di vivere da disabile in un contesto pieno di “barriere architettoniche” tipo strade non asfaltate, mancanza di servizi ospedalieri di una coltura dell’ accoglienza e della tolleranza fra la gente del paese vivendo senza un futuro lavorativo. Eppure la loro semplicita’, fratellanza e gioia non puo’ che non farci rimanere insensibili a noi disabili Italiani Di quanta grazia il signore ci ha donato Perche’ Gesu’ ci ama. E’ stata una vera grazia per me vedere come Gesu’ puo’ trasfornre quello che e’ stata per me ed e’ per il mondo una maledizione (la carrozzina) in una benedizione per chi ha passato parte della sua vita senza muoversi autonomamente Così come Gesu’ si e’ fatto maledizione attraverso la croce per salvare ogni singola persona del mondo. Due uomini, entrambi molto malati, occupavano la stessa stanza d'ospedale. A uno
dei due era permesso mettersi seduto sul letto per un'ora ogni pomeriggio, per
aiutare il drenaggio dei fluidi dal corpo. Il suo letto era vicino all'unica
finestra della stanza.L'altro uomo doveva restare sempre sdraiato. Dopo alcuni
giorni i due uomini fecero conoscenza: parlavano per ore delle loro mogli, della
loro famiglia, della casa, del lavoro, del servizio militare e dei viaggi che
avevano fatto. Ogni pomeriggio l'uomo che stava nel letto vicino alla finestra
avendo la possibilità di sedersi, passava il tempo raccontando al suo compagno
di stanza tutte le cose che poteva vedere fuori dalla finestra. L'uomo
nell'altro letto cominciò così a vivere per quelle singole ore nelle quali il
suo mondo era reso più bello e più vivo da tutte le cose e i colori del mondo
esterno!!La finestra dava su un parco con un delizioso laghetto. Le anatre e i
cigni giocavano nell'acqua mentre i bambini facevano navigare le loro barche
giocattolo. Giovani innamorati camminavano abbracciati tra fiori di ogni colore
e c'era una bella vista della città in lontananza...Mentre l'uomo vicino alla
finestra descriveva tutto nei minimi dettagli, l'uomo dall'altra parte della
stanza chiudeva gli occhi e immaginava la scena.In un caldo pomeriggio l'uomo
descrisse una parata che stava passando. Sebbene l'altro uomo non potesse
sentire la banda, poteva vederla con gli occhi della sua mente, così come l'uomo
gliela descriveva. Passarono i giorni e le settimane. Un mattino l'infermiera
del turno di giorno portò loro l'acqua per il bagno e trovò il corpo senza vita
dell'uomo vicino alla finestra, morto pacificamente nel sonno. L'infermiera
diventò molto triste e chiamò gli inservienti per portare via il corpo. Non
appena gli sembrò appropriato, l'altro uomo chiese se poteva spostarsi nel letto
vicino alla finestra. L'infermiera fu felice di fare il cambio e dopo essersi
assicurata che stesse bene, lo lasciò solo. Lentamente, dolorosamente, l'uomo si
sollevò su un gomito per vedere per la prima volta il mondo esterno. Si sforzò e
si voltò lentamente per guardare fuori dalla finestra vicina al letto. Essa si
affacciava su un "muro bianco".L'uomo chiese all'infermiera che cosa poteva
avere spinto il suo amico, ora morto, a descrivere delle cose così meravigliose
al di fuori da quella finestra. L'infermiera rispose che l'uomo era cieco e non
poteva nemmeno vedere il muro! "Forse, voleva farle coraggio" -disse-.
famiglia, economiche... Come ci comportiamo? Reagiamo?Spesso non facciamo altro
che vedere più "nero" di quello che realmente è e come ciechi camminiamo, anzi,
brancoliamo nel buio!Ovviamente, grazie a Dio, non è per tutti così e certamente
dipende anche dall'entità della difficoltà. Ciò che però è fondamentale in
queste circostanze, è chiedere aiuto al Signore.Lui non è sordo o cieco e anzi
al contrario... "Gli occhi dell'Eterno sono sui giusti, e i suoi orecchi sono
attenti al loro grido... i giusti gridano e l'Eterno li ascolta e li libera
da tutte le loro sventure" (Salmo 34:15,17)
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