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Sunday, December 16, 2007

NICK VUJICIC UNA VITA SENZA GLI ARTI
Buona giornata amici,
vi ricordate il mio post del 13/10/06 "Cristo ha bisogno di voi"? ed ecco a voi un esempio vivente! Nick Vujicic.
"una straordinaria storia della grazia di Dio"
Giacomo1:2 "Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate." Vedere il nostro dolore e le nostre difficolta' come una grande gioia? Dato che i miei genitori erano Cristiani, mio padre era il pastore della nostra chiesa, conoscevano bene questo versetto. Comunque, il mattino del 4/12/1982 a Melbourne (Australia) "Gloria a Dio" non era di certo quello che stavano pensando i miei genitori. Il loro primogenito era nato senza arti! non c'erano stati campanelli d'allarme e neanche il tempo di prepararsi ad una cosa simile. I dottori erano scioccati e non sapevano cosa dire! Tutta la chiesa pianse per la mia nascita ed i miei genitori stavano veramente male "se Dio e' un Dio d'amore perche' ha permesso che succedesse una cosa simile? specialmente a dei Cristiani consacrati". Mio padre pensava che non sarei vissuto a lungo, ma gli esami dicevano che io ero un bebe' sano solo che avevo qualche arto in meno. Era comprensibile che i miei genitori si facevano dei problemi ed avevano delle paure sul tipo di vita che avrei avuto. Il primo grande ostacolo era che i miei genitori avessero pace e fede nel fatto che Dio avesse tutto sotto controllo. Ci vollero mesi di lacrime, domande e dolore prima che si rendessero conto di tutto cio' nei loro cuori. Dio gli provvide forza, saggezza e coraggio per quei primi anni e ben presto arrivo' il momento di andare a scuola. C'erano delle persone che presumevano solamente perche' ero disabile fisicamente sarei stato disabile anche mentalmente. La legge in Australia non permetteva che io andassi in una scuola statale a causa della mia disabilita' fisica. Dio fece miracoli e diede a mia madre la forza per combattere perche' fosse cambiata questa legge. Fui il primo studente disabile a frequentare una scuola statale. Mi piaceva andare a scuola e cercare di vivere la vita come tutti gli altri, ma durante i miei primi anni di scuola mi trovai a dover affrontare il rifiuto l'esser "strano" ed esser trattato male solo perche' ero diverso fisicamente. Mi fu' difficile abituarmici, ma con l'aiuto dei miei genitori, incominciai a sviluppare attitudini e valori che mi aiutarono a vincere questi momenti difficili. Sapevo di essere diverso ma dentro ero uguale a tutti. Ci sono state volte che mi sentivo cosi' giu' che non andavo neanche a scuola cosi' non mi sarei dovuto preoccupare dell'attenzione negativa. I miei genitori mi incoraggiarono ad ignorarli e di cercare di farmi amici solamente parlando con alcuni ragazzini. In poco tempo gli studenti si resero conto che ero come loro, e da quel giorno Dio continuo' a benedirmi con nuovi amici. C'erano volte quando mi sentivo depresso ed arrabbiato, andavo alla scuola domenicale e imparai che Dio ama tutti. ho molti sogni e molte mete che mi sono posto per la mia vita. Voglio diventare il migliore testimone dell'amore e della grazia di Dio, diventare un oratore internazionale ed essere usato come strumento sia tra i credenti e i non credenti. Entro 25anni vorrei diventare economicamente indipendente, facendo degli investimenti fra le case, vorrei modificare una macchina cosi' che io possa guidare e vorrei essere intervistato in uno di quei reality shows. Scrivere un best-seller e' stato uno dei miei sogni e spero di scrivere entro la fine dell'anno. Si chiamera' "senza braccia, senza gambe, nessun problema!" Forse penserai che questi sogni siano irragiungibili, comunque, io credo che se hai il desiderio e la passione di fare qualche cosa e se e' nella volonta' di Dio, riuscirai a farla a tempo debito! Essendo umani, continuamo a metterci dei limiti per nessun motivo! e la cosa peggiore e' mettere dei limiti a Dio che puo' fare tutto, mettiamo Dio in una "scatola". La cosa meravigliosa della potenza di Dio e' che se noi vogliamo fare qualcosa per Lui, invece di pensare alle nostre capacita', dovremmo pensare alla nostra disponibilita' dato che e' Dio che lavora attraverso di noi e che non possiamo fare niente senza di Lui. Una volta che ci rendiamo disponibili al lavoro di Dio, indovina sulle capacita' di chi ci appoggeremo? sulle Sue! filippesi4:13 "Io posso tutto in colui che mi fortifica" Dio ha un grande piano per la tua vita! per quanto riguarda le preghiere che non sono ancora state risposte, ricordati che Dio e' fedele, cosa dobbiamo fare quando cerchiamo e non troviamo? Geremia29:12 "Voi mi invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudiro'." Abbi coraggio amico mio perche' la battaglia e' del Signore e ti invito a continuare a lottare per la verita'. Perche' e' la verita' che vi rendera' liberi e la pace di Dio che oltrepassa ogni intendimento regnera' nei vostri cuori. Che il Signore vi benedica mentre lo seguite e che vi dia saggezza e forza nel vostro viaggio. Nick Vujicic. Se conoscete qualcuno che potrebbe trarre beneficio nell'ascoltare la storia di nick o volete conoscerlo meglio potete visitare il suo sito: http://www.lifewithoutlimbs.org/





3 comments:

  1. ecco la nuova testimonianza di Nick:
    VIVERE SENZA GAMBE E SENZA BRACCIA

    Il mio nome è Nick Vujicic e sono nato in Australia nel 1982. Sono nato senza braccia e senza gambe; i dottori non hanno saputo dare alcuna spiegazione medica per questo difetto di nascita. Ma io voglio testimoniare come Dio mi ha dato grazia, forza e consolazione nella mia disabilità e posso affermare che anche voi potete avere vittoria, pace e gioia anche se nella vostra vita state attraversando situazioni che non hanno senso o che sconvolgono la vostra esistenza. Molte persone mi dicono: “Nick, non potrei mai immaginare quello che hai dovuto
    passare. La tua storia è la più incoraggiante che io abbia mai sentito.” – Questo per me è un
    onore, e io lodo Dio se posso essere un esempio per il mondo, ma c’è anche da dire che ci sono, lì fuori, tante altre persone che attraversano delle sofferenze. Vedete, tutti noi, se siamo veri cristiani, dobbiamo rinunciare a noi stessi e prendere la nostra croce. Tutti noi sappiamo come ci sentiamo quando siamo soli o disperati.,

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  2. Ad esempio, se io incontrassi una persona che ha sofferto, e gli dicessi: “Sai, forse le cose che hai passato tu sono peggiori di quelle che ho passate io.”– Sicuramente quella mi RIsponderebbe: “No,no, no, non è così! Non potrei mai immaginare una vita senza braccia e senza gambe.” – Sapete, noi non possiamo e nemmeno dobbiamo mettere le sofferenze a confronto. Ma quello che dobbiamo fare, in quanto siamo la famiglia di Dio, è quello di unirci, mano nella mano, e restare saldi nelle promesse di Dio. Sapendo che, chiunque tu sia e qualunque situazione tu stai attraversando, Dio lo sa, Lui è con te e te ne tirerà fuori. Io sono solo un vaso vuoto, uno strumento; questo è tutto ciò che io sono. Non dipende da me, non dipende dai miei successi. Non dipende da ciò che sono capace o non sono capace di fare, ma dipende da quello che divento per la potenza di Gesù Cristo. Voglio comunque dire che ho anche avuto momenti di grande scoraggiamento, ma li ho superati, grazie a Dio. Sono nato in una famiglia cristiana, mio padre è un pastore. Ma per me era molto difficile andare in chiesa, non perché mi annoiassi, ma perché, frequentando la scuola domenicale della chiesa, mi insegnavano che Gesù mi ama e che sono stato creato in un modo meraviglioso e perfetto. E io ero arrabbiato con Dio e dicevo: “non capisco tutto questo!” – All’età di 8 anni lessi un passo della Bibbia, in Geremia, cap. 29, verso 11, che dice: “Infatti io so i pensieri che medito per voi, dice il Signore, pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza.” – E io dicevo: “Dio, ma che razza di avvenire e di speranza posso avere io?” – Pensavo che non avrei mai trovato un lavoro. Andavo a scuola e molti bambini mi prendevano in giro. Ho avuto un paio di ottimi amici che mi hanno aiutato ad andare avanti e soprattutto la mia famiglia. Oh, io lodo Dio per i miei genitori e per la mia famiglia, senza di loro so che non sarei qui, ma Dio li ha usati in modo potente. Ma voglio dire questo: io volevo uccidermi, non vedevo un avvenire di speranza per me. Pensavo che non mi sarei mai potuto sposare. Dicevo: “Dio, anche se io mi sposassi, non potrei nemmeno tenere la mano di mia moglie; e se avessimo dei bambini, come potrei abbracciare i miei figli quando piangeranno?” – Queste cose erano importanti per me e nessuno poteva assicurarmi che sarebbe andato tutto bene, e se anche qualcuno me l’avesse detto, non avrei mai potuto crederci. Nella vita ci sono due cose che, da esseri umani, vorremmo sentirci dire: primo: che siamo amati; secondo: che tutto andrà bene. La cosa più straordinaria che Dio mi ha dato è il suo amore: sapere che Lui mi ama davvero! E quando nella mia vita succedono cose che non riesco a capire, e, anche nella vostra vita, quando accadono cose di cui non capite il motivo, la domanda è questa: “Dio è sempre degno del vostro ringraziamento? Dio è comunque degno della vostra lode?” – Molte persone citano quel versetto: “La gioia del Signore è la mia forza!” – Che cosa significa? Qual è la tua gioia? Perché puoi rallegrarti in ogni momento? La mia risposta è questa: “Perché la gioia di avere Gesù Cristo, che mi ama così tanto che è morto per i miei peccati, questo mi ha dato la salvezza.” - Questa vita è temporanea, e, sapete, il fatto di avere Gesù Cristo nella mia vita e vivere secondo i propositi divini che Lui ha per me, questa per me è la gioia più grande di tutte.

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  3. E posso essergli grato. Io ringrazio Dio per avermi detto di no quando gli chiedevo di darmi gambe e braccia. Io imploravo Dio dicendo: “Oh Dio, dammi gambe e braccia!” – La notte piangevo finché non mi addormentavo. Speravo di svegliarmi la mattina avendo gambe e braccia. Pensavo che potesse essere un gran bel miracolo. Voglio dire, immaginate che fosse accaduto veramente. Se Dio mi avesse dato gambe e braccia, sarei diventato famoso, sarei andato in televisione a raccontarlo. Ma quante persone avrebbero creduto a quel miracolo? Ma io sono qui, davanti a voi, oggi, come un miracolo di Dio, per dimostrare a tutti un puro esempio della grazia di Dio, del suo amore e della sua perfezione. Per farvi sapere che sono io il miracolo! Noi siamo più che vincitori! Non sono le circostanze a dover cambiare per farvi diventare vittoriosi, ma è il nostro cuore che ha bisogno di essere riempito con lo Spirito Santo. Si, un uomo senza braccia e senza gambe, che testimonia con gioia la sua fede, è senza dubbio un vero grande miracolo. La straordinaria testimonianza di Nick Vujicic sta facendo il giro del mondo. Già milioni di persone l’hanno udita, in Asia, India, Africa, Australia e Stati Uniti d’America.

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