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Friday, October 13, 2006

la testimonianza di: Michele Della moretta
Ringrazio miki per avermi concesso la sua testimonianza dal
Ed ecco a voi la mia testimonianza ....... IO VOLO
Mi chiamo Michele e vorrei provare a parlare di me, della mia esperienza con Dio. All'inizio, il mio rapporto con Dio era molto complicato perche' Gli attribuivo la colpa di tutti i miei problemi, soprattutto il fatto di essere su di una carrozzina. I miei genitori mi avevano fatto capire che non dovevo prendermela con Colui che mi aveva dato la vita e allora, con l'aiuto della nonna, ho iniziato a cercare Dio e a capire un poco di piu'. Ho scoperto come Dio sia molto pi vicino all'uomo di quanto noi pensiamo. Durante il periodo della scuola elementare, come tutti gli altri bambini, ho iniziato a frequentare le lezioni di catechismo e li' ho cominciato a notare la differenza tra quello che pensano gli uomini e cio' che Dio dice. Essi pensano di poter testimoniare su di Lui, sanno come sia venuto sulla terra a morire per la loro salvezza, ne parlano, insegnano pero' non Lo conoscono. Io, quando li ascoltavo, ridevo dentro di me, perche' vedevo che mentre loro parlavano di Gesu' Lui era li' ad aspettare che si accorgessero della Sua presenza e del Suo amore. Ovviamente, non lo dicevo a nessuno perche' mi avrebbero preso per pazzo a causa della loro mentalita' religiosa. Cominciai a leggere la Bibbia, ma la mia sete non riusciva ad essere soddisfatta perche' avevo tante domande da fare a Dio. Prima di tutto volevo sapere perche' mi trovavo su di una sedia a rotelle. Cerche Dio mi aveva fatto cosi? Cerche mi avevano messo in una situazione osi' difficile? Perche' mi trovavo in una condizione che non desideravo? Ero molto turbato. Mi turbava anche il fatto di vedere delle persone che si definivano cristiane ma che non agivano secondo la Parola di Dio e questo mi dispiaceva. Il mio rapporto con Dio intanto cresceva nella misura in cui aumentava il mio desiderio di conoscerlo, ma le mie domande rimanevano ancora senza risposte. Io continuavo a chiedere il perche' agli altri ma essi divagavano dicendomi: "perche' vedrai, lo capirai, imparerai" e quello e quel'altro. Il punto era che avrei dovuto accettare la mia condizione e basta, ma io non capivo, non capivo perche' un Dio cosi' buono e misericordioso, come loro stessi dicevano, non mi veniva incontro? Continuavo a cercare Dio, ero interessato a conoscerlo ma le persone al mio fianco non riuscivano a darmi delle risposte. Con il trasferimento a Milano, presso un istituto per disabili, ho cominciato a praticare il cattolicesimo e ad andare in chiesa, e li', bene o male ho iniziato a leggere di piu' la Bibbia, almeno i pezzettini microscopici che ci facevano leggere, ma io non mi accontentavo e volevo conoscere la misericordia di Dio. La questione era che io cercavo la misericordia di Dio dagli altri e quello che osservavo in loro non mi piaceva per niente. Mi dicevano "fai questo, fai quello e vedrai che Dio e' contento" ma io vedevo che quelle stesse persone, che erano abituate ad andare in chiesa e pregare molto ma poi, fuori si comportavano in modo contrario alla parola di Dio. Le mie domande aumentavano e mi chiedevo: "perche' dicono una cosa e poi ne fanno un’altra?" e ancora "cosi' e' questo voler bene a Dio e' questo pregare Dio?" Il fatto di vedere queste contraddizioni mi porto' a chiudermi in me stesso. Ero amareggiato. Alcuni fingevano di voler bene a Dio ma in realta' non lo amavano, facevano le cose per abitudine e questo mi rattristava il cuore perche' a me l'abitudine non piace. Vedevo che le loro azioni erano mosse soltanto da "spirito religioso". Si sentivano a posto con una bella celebrazione ma poi, fuori dalla chiesa, si comportavano in modo non conforme alla Parola di Dio. Sapevo che in qualche modo Dio mi dava ragione, anche se non lo avevo ancora incontrato personalmente e non avevo idea di come fosse. Quante discussioni, quanti dibattiti! Io spiegavo le mie ragioni ma mi veniva risposto: "ma tu non capisci, ci sono cose che non conosci" Mi consideravano stupido o ignorante, ritenevano che io non potessi capire, in quanto disabile, ed anche per questo non mi davano gli strumenti per conoscere Dio. Si, mi dicevano di pregare ma quando lo facevamo insieme, sentivo, dal suono delle parole, che ci credevo piu' io di loro. Poi la svolta! Il culmine di ogni cosa! Dio si rivelo' nella mia vita, mi mando' una persona che sapeva molto di piu' su Dio, che lo conosceva veramente e che mi porto' in una chiesa dove tutti quanti lo conoscevano! Non sapevo da che parte iniziare a fare domande, volevo risposte, risposte, solo risposte e nient'altro. Non mi sentivo piu' come un disabile, ma come una persona, non mi sentivo piu' come un malato, un bisognoso, ma come una persona normale, mi sentivo nel posto giusto! Avevo finalmente trovato persone che mi insegnavano a pregare e a leggere la Bibbia ed ero contento di poter conoscere Dio e di capire che avevo solo bisogno di Lui. Ora le risposte me le da Dio e io mi sento bene. Mi ha tolto dalla routine e dall'abitudine di fare le cose tanto per farle e adesso so che ogni cosa ha una risposta e una motivazione. La mia motivazione e' Gesu' e' di vitale importanza ora, c'e' Gesu' che vale nella mia vita. Dio mi ha tolto dalla solitudine e dallo sconforto. Mi ha trovato degli amici che mi capiscono, mi aiuta, mi sostiene, mi da' forza, perche' Lui c'e', io so che c'e', e mi da' la forza per andare avanti, per dimostrare al mondo che nonostante tutto stare in carrozzina non e' poi cosi' male. Prima, quando gli altri mi guardavano, mostrando sentimenti di pieta' e commiserazione, ero sempre triste, ora, quando mi guardano per strada ad essere tristi sono soltanto loro perche' io adesso sono felice. Io sono la prova vivente che Dio non e' convenzionale, che non segue degli schemi. Lui e' come un artista, che progetta il suo disegno giorno per giorno, e a me piace essere un collaboratore di Dio, anche se per cosi' poco!! Queste poche parole non rendono l'idea delle cose grandi che Dio ha fatto per me. ho dovuto riassumerle un po'. La cosa piu' importante che ho da dire e' che io ho cercato Dio e alla fine l'ho trovato. Ho trovato che Lui e' vivo, e' vero, e' reale e anche se tu non lo vedi, Lui c'e'. Trovalo anche tu nella vita di tutti i giorni, quando vai a lavorare, trovalo dovunque tu vada. Lui vuole essere partecipe della tua vita non metterlo in un angolo come facevamo noi tutti .. prima non sapevamo .... ma ora sappiamo! Vivendo con Lui tutti i giorni ti stupirai nel vedere le cose grandi che ha fatto nel passato e che continua a fare nel presente per noi e per tutta l'umanita'! In qualunque condizione si trovi la tua vita, devi sapere che la cosa di vitale importanza per te e' il tuo intimo rapporto con Dio. Come ti senti dentro con Dio? Adesso immagino che tu mi dica: "ma come faccio a trovare Dio?" Io ci ho messo 25 anni a trovarlo. Ma penso che non sia mai troppo tardi per cercarlo perche' lui e' sempre vicino a te. Certo, a volte si fanno delle cose sbagliate, perche' non si riflette, ma se mi succede, io chiedo scusa a Dio e poi riparto!! Non so perche' lui mi abbia chiamato e mi abbia scelto, me lo chiedo ogni mattina quando mi alzo, me lo sto chiedendo proprio adesso, mentre stai leggendo la mia esperienza, ma una cosa so di certo: che le domande che mi pongo ora sono diverse da quelle che mi facevo prima. Prima erano interrogativi pieni di angoscia perche' non sapevo da che parte andare, adesso sono domande piene di speranza perche', nonostante tutto, so che Lui e' sempre con me!! Questa e' una testimonianza diversa dal solito, spero di essere stato chiaro, scusami, ma per me non e' cosï' facile parlare, e non sempre tutti mi ascoltano e' ho fatto fatica ma l'ho fatto per Dio!

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