Tuesday, January 29, 2008
Monday, January 28, 2008
Thursday, January 24, 2008
Wednesday, January 23, 2008
"chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai Sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità."
Pablo Neruda
P.S. grazie Gesù... perché' tu sei la risposta a questo pensiero di Neruda!, grazie perche' in te c'e' vita e non morte!, grazie perché' sei un amico, sei sempre con me e non un Dio religioso, grazie perche' sei imprevedibile e con te non ci si annoia mai! grazie perché servirti non e' un lavoro ma un'avventura, grazie perche' la tua pazienza non e' umana, grazie perché da quando ti ho conosciuto e accettato come personale salvatore della mia vita, essa va' oltre che al semplice sopravvivere, grazie perché ogni giorno il mio cammino ha uno scopo e una speranza nel sentiero della felicita'
"L'Eterno, il Signore, è la mia forza; egli renderà i miei piedi come quelli delle cerve e mi farà camminare sulle mie alture»." (Abacuc3:19) Shalom!
Saturday, January 19, 2008
Io l'ho sentita dopo 21anni di vita cristiana, grazie ad una disavventura che divento' il mio "Peniel" (Genesi32:30), l'esperienza di esser spezzata: la sconfitta elettorale del 1994. Una vicenda dolorosa, che pero' mi fece capire letteralmente cio' che la bibbia dice: In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. (Giovanni12:24)"
(spezzone tratto dal libro (pag.77) "sogna e conquisterai il mondo" del past.Cesar Castellanos)
Sia fatta la sua volonta' su di me e su di voi,
Dio vi benedica
Giacobbe, provenendo dalla Mesopotamia, iniziò certamente a seguire il corso del torrente Jabbok, dalla sua origine nel deserto arabico fino al guado che lo portò sulle rive del Giordano.Proprio presso il guado dello Jabbok Giacobbe ebbe la lotta con Dio. Giacobbe, prima di lottare con Dio, fece una cosa molto importante; è proprio quell'azione che gli consentì di trovarsi alla presenza di Dio ed iniziare la sua lotta per la vittoria. Leggiamo:
Noi tutti siamo stati, siamo o saremo nelle condizioni di Giacobbe presso il guado dello Jabbok. Siamo presso quel guado quando sentiamo la responsabilità delle cose che ci appartengono e/o ci interessano: moglie (o marito), figli, nipoti, parenti o altre persone delle quali cerchiamo di prenderci cura con tutte le nostra forze. Allora avvertiamo che il corso della nostra vita terrena è così insicuro e le nostre forze così deboli che ci sembra di avere davanti a noi un torrente impetuoso da attraversare, che può mettere in pericolo o far perire ogni cosa. Davanti a quel torrente impetuoso della nostra incerta vita terrena, i nostri pensieri ci tormentano con dubbi, ansie ed incertezze sul destino futuro di tutto ciò che ci appartiene ed interessa.Il corso della vita dell'uomo che conta sulle proprie forze assomiglia ad un torrente, al Jabbok, e, come dice il suo nome (Jabbok = che svuota), ci sentiamo svuotati dentro e privi di ogni forza.Quando nella vita di un uomo non ci sono le acque quiete delle certezze, ci sono quelle turbinose del dubbio angoscioso. L'unico modo di far attraversare quelle acque a ciò che ti preme è riporlo al sicuro nelle mani di Dio, fidandoti del Suo aiuto e delle Sue promesse.Solo se avrai questa fede in Lui e nel Suo Amore potrai dire di aver fatto guadare ai tuoi cari ed alle tue cose lo Jabbok dei dubbi e delle incertezze. Se ti preoccupi non è perché conti sulle tue forze?Se non hai fatto attraversare quelle acque a tutto ciò che vive con te, non potrai che vivere nel timore per tutto quello che di spiacevole potrebbe presentarsi per loro.Se tutti i tuoi interessi per le cose terrene si trovano ancora nella tua mente davanti quelle acque turbinose del dubbio non puoi concentrare tutte le tue forze nella conquista della benedizione di Dio. Fin tanto che i tuoi pensieri per tutto ciò che ti appartiene saranno rivolti al futuro incerto non puoi iniziare la lotta; il dubbio e la paura sono il contrario della fede
Wednesday, January 16, 2008

Shalom carissimi,
3 volontari Jaf di Torino, Gabriella,Bruno e Franca mi scrivono di Rosetta una ragazza albanese che ho conosciuto in una visita all'unita' spinale del CTO di Torino, e subito la pubblico...
"Ieri con Franca siamo andati a trovare Rosy che è ricoverata all'unità spinale del CTO da 5 anni circa, completamente paralizzata dopo un incidente stradale, muove solo la testa. E' molto depressa, non ce la fa più a sostenere questa situazione. Dobbiamo pregare molto per lei affinché il Signore le apra una porta per risolvere la sua situazione abitativa. HA BISOGNO DI USCIRE DA QUELL'OSPEDALE ma non è una cosa facile. I suoi tutori l'associazione EGIDA sta effettuando una raccolta fondi per cercare di provvedere a risolvere questa situazione. Dobbiamo supplicare il Signore di intervenire, con le preghiere, ma poi agire anche praticamente, donando anche dei soldi. Fin'ora non si è ancora riusciti neanche a raccogliere i soldi per la carrozzina. Un forte abbraccio, Gabry e Bruno."
Per saperne di Più Vai sul sito www.egidaperrosy.com e troverai tutta la storia di Rosy e come la si vuole aiutare,
Grazie, Dio vi benedica
Monday, January 14, 2008
Ci sarà musica cristiana 24 ore su 24, prediche a del pastore Roselen Boerner Faccio (alle 21 e in replica il mattino seguente alle 10.30) e poi interviste con artisti, musicisti, attori, missionari... persone che lavorano al 100% per il Regno di Dio. "Vogliamo parlare di Gesù con il sorriso, in modo non religioso - dice Andrea Mercurio (ideatore del progetto)- Ci saranno spot comici, stralci di film in cui si parla di Dio anche in modo divertente, per parlare di Lui con l'arte, con il cinema e, naturalmente, con la musica".Sa.Ra nasce per celebrare il Signore, per diffondere il nostro amore per Lui con una visione ironica, ma vuole anche promuovere gli artisti che lavorano per Dio: cantanti cristiani e artisti in generale.
- Inoltre vi segnalo nei link anche il sito del past. Corrado Salme' http://www.ccgiubileo.org/download.htm dove puoi scaricare gratis i canti,
- E infine il sito http://www.sipuo.org/ una raccolta di testimonianze scritte e video di come Gesù ha cambiato la nostra vita! (ci sono pure io!) creato da dei fratelli compagni di viaggio jafitalia di Parma (http://www.tredi.net/chiesa/alfa.htm)
Saturday, January 12, 2008
Shalom carissimi,
Stamattina sono andato con mio padre (che ringrazio e mi scuso tanto...) a ritirare una Carrozzina elettrica, generosamente donata dalla famiglia Bonfanti di Milano da destinare al sig. Agim Gjonca di Tirana (Albania) con il prossimo viaggio di Joni and friends Italia onlus www.jafitalia.org . Ringrazio ancora la fam. Bonfanti per la sensibilità mostrata e il nostro carissimo amico Haki Doku http://www.doku.it/ per la sua preziosa collaborazione (come intermediario) da parte di tutta Jafitaliaonlus e da chi ricevera' le carrozzine.
Dio vi benedica.
Thursday, January 10, 2008
Da dove viene il male? Come viene? Non c'è forse alcuna risposta soddisfacente! Ci affliggiamo ogni giorno per tutto ciò che accade. Si ha quasi paura di vivere. E' vero! Si avverte proprio questa paura. Ma nello stesso tempo insorge un sentimento di ribellione. Da dove viene tutto questo male che spunta dappertutto nel mondo? E' come se un nemico, durante la notte, lo seminasse. Mi viene da chiedere: "Signore, ma tu non guardi cosa sta succedendo? Cosa dicono i giornali e quello che trasmettono in televisione? Non vedi quante anime innocenti soffrono o muoiono?". Ci guardiamo intorno con angoscia, senza speranza e tanto scoraggiamento per tanto orrore. Davanti all'immensa questione del male, Gesù non predica certamente la rassegnazione, ma neppure l'impazienza di quelli che vorrebbero farsi giustizia da soli. Egli vuole darci una visione di speranza e di fede, e per quanto possiamo impressionare tante realtà di questo mondo, come certi morti incomprensibili, morti violente, malattie inguaribili, individui oppressi e aggressioni di ogni genere, Gesù ci chiede di non lasciarci andare, ma di scoprire le cose buone. Si esistono anche quelle! Esistono nelle cose che stanno germogliando! Esistono nelle amicizie durevoli, nella gentilezza dei nostri vicini, nell'amore e nella comprensione, nel combattimento coraggioso per la giustizia e il rispetto per l'essere umano, nelle promesse di fede per un nuovo credente. Tante cose buone nel bel mezzo di tanto orrore, esistono comunque. Ascoltando l'evangelo di Gesù Cristo, ci nutriamo di speranza, e la speranza è una forza che crea e ci da la possibilità, anche in mezzo al caos e alle sconfitte, di poter apprezzare i piccoli germogli che crescono intorno a noi.